Con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, del 14 marzo 2022 sono tate definite le modalità di applicazione e di fruizione del cosiddetto bonus impianti di compostaggio. Stiamo parlando del credito d’imposta pari al 70 per cento delle spese documentate rimaste a carico del contribuente, sostenute entro il 31 dicembre 2022, relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, a condizione che questi possano smaltire almeno il 70 per cento dei rifiuti organici prodotti dal medesimo centro agroalimentare.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus impianti di compostaggio, comunicazione delle spese

I soggetti aventi i requisiti necessari per accedere al bonus impianti di compostaggio devono comunicare all’Agenzia delle entrate, tramite il relativo modello approvato con il provvedimento sopra citato, l’ammontare delle spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2022, per l’installazione e messa in funzione degli impianti di compostaggio.
La relativa Comunicazione dovrà essere inviata a partire dal 2023, mediante i canali telematici dell’Agenzia delle entrate. I termini che saranno definiti con successivo provvedimento.

Credito d’imposta e utilizzo

L’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile è pari al credito d’imposta indicato nella comunicazione presentata moltiplicato per la percentuale resa nota con un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Detta percentuale è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa, pari a 1 milione di euro per l’anno 2023, all’ammontare complessivo del credito d’imposta.
È possibile utilizzare il bonus, così determinato, esclusivamente in compensazione, attraverso il Modello F24. Il credito d’imposta va indicato nel quadro RU della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso alla data di riconoscimento del credito.

 

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