Anche se l’INPS ha emanato la circolare con istruzioni operative e chiarimenti sul nuovo bonus mamma, alcuni dubbi andrebbero ancora affrontati e alcuni aspetti precisati.

Ci riferiamo alla nuova agevolazione contributiva rivolta alle lavoratrici madri introdotta dal 1° gennaio 2024 e che, per adesso, trova applicazione fino al mese paga di dicembre 2024. Si concretizza nell’abbattimento (100%) della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice madre.

In redazione giunge un quesito.

“Buongiorno, sono madre di tre figli, di cui il più piccolo ha 8 anni mentre gli altri due rispettivamente 12 e 16 anni. Attualmente sono assunta con contratto di lavoro a tempo indeterminato come babysitter. Ho letto da più parti che il bonus mamma non è applicabile per le lavoratrici del settore domestico. Da un vostro articolo, ad esempio, ho letto che non può avere il bonus la lavoratrice assunta come badante. Sono a chiedere se vale lo stesso anche per la babysitter. Quindi, se la babysitter deve, comunque, ritenersi un lavoro del settore domestico”

Quando e come spetta

Il bonus mamma è previsto e disciplinato dalla legge di bilancio 2024 (comma 180).

Spetta solo alle lavoratrici madri con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Inoltre è richiesto un numero minimo di figli.

Si applica per il periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 202a, dal mese in cui si verificano i requisiti e fino al mese in cui tali requisiti sono mantenuti.

La lavoratrice deve essere madre di tre o più figli e si applica non oltre il mese in cui il più piccolo compie 18 anni.

Limitatamente al periodo paga 2024, il bonus mamma è anche per la lavoratrice madre di due o più figli. In tal caso, comunque, si applica non oltre il mese (2024) in cui il più piccolo compie 10 anni.

Per averlo bisogna farne specifica richiesta. In dettaglio, la domanda bonus mamma si presenta al datore di lavoro (pubblico o privato che sia) comunicando i codici fiscali dei figli.

Il datore a sua volta applica il beneficio nei flussi mensili Uniemens.

Le modalità attuative bonus mamma sono nella Circolare INPS n. 27 del 2024.

Il bonus mamma per la babysitter

Per espressa previsione di legge, il bonus mamma NON trova applicazione per le lavoratrici madri del settore domestico. Come accennato dalla lettrice, già, in un nostro precedete articolo, abbiamo detto che non c’è bonus mamma per la badante. Per rispondere al quesito, occorre ricordare chi sono i lavoratori domestici. Si tratta di coloro che eseguono prestazioni e servizi di carattere domestico diretti al funzionamento della vita familiare. Ossia:

  • colf, addetto alle pulizie della casa, addetto alla lavanderia, aiuto cucina, stalliere, assistente ad animali domestici, addetto alle aree verdi, operaio comune di fatica
  • badanti e baby sitter
  • collaboratore generico polifunzionale
  • custode di abitazione privata
  • addetto alla stiratura
  • giardiniere
  • autista
  • addetto al riassetto camere e prima colazione per ospiti del datore di lavoro
  • operaio qualificato
  • ecc.

Dunque, la babysitter è a tutti gli affetti considerata lavoratrice del settore domestico. Pertanto niente bonus mamma.