Hai recentemente effettuato interventi di manutenzione straordinaria sul garage o sulla cantina associati alla tua abitazione e successivamente hai acquistato nuovi mobili per la stessa casa? Potresti chiederti se è possibile beneficiare della detrazione del 50% prevista dal “bonus mobili” anche se i lavori sono stati realizzati esclusivamente sul garage o sulla cantina. Qual è la risposta?

Ecco tutto quello che devi sapere per usufruire di questa agevolazione fiscale.

Il “bonus mobili”, ricordiamo, è una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare una casa.

Questa detrazione si applica alle spese distribuite in dieci rate annuali di pari importo. È importante notare che l’agevolazione è accessibile solo se l’acquisto dei beni è collegato a interventi di ristrutturazione dell’immobile.

Lavori sul garage o cantina e bonus mobili

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito più volte che la detrazione del 50% è applicabile anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare l’abitazione, ma i lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti su una pertinenza dell’immobile, come un garage, un box auto, una cantina, ecc. Pertanto, se hai effettuato opere di manutenzione straordinaria sul garage, puoi comunque beneficiare del “Bonus mobili” per l’acquisto di nuovi arredi per la tua casa (camera da letto, ecc.).

Per poter richiedere il “bonus mobili”, è necessario rispettare alcune condizioni specifiche:

  • tipo di intervento: gli interventi devono essere di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia. Non sono inclusi gli interventi di manutenzione ordinaria, a meno che non riguardino parti comuni di edifici residenziali;
  • data di inizio dei lavori: i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati prima dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici. Ad esempio, per l’acquisto di mobili fatti nel 2024, i lavori edili devono essere iniziati non prima del 1° gennaio 2023;
  • modalità di pagamento: i pagamenti dei lavori devono essere effettuati con bonifico bancario o postale “parlante”, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o codice fiscale del beneficiario del pagamento. L’acquisto dei mobili, invece, può essere pagato anche con bonifico ordinario o con carta (non ammessi assegni e contanti);
  • documentazione: è necessario conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute, incluse le fatture di acquisto e le ricevute di pagamento.

I beni ammessi

La detrazione del 50% (bonus mobili) copre una vasta gamma di mobili e grandi elettrodomestici, purché destinati ad arredare l’immobile oggetto della ristrutturazione.

Tra questi rientrano:

  • mobili nuovi come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani e poltrone.
  • grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), tra cui frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Ricordiamo che, salvo proroga, il bonus mobili 2024 è all’ultimo anno di applicazione.

Vantaggi fiscali del bonus mobili: passaggi da fare

Usufruire del “Bonus mobili” comporta significativi vantaggi fiscali. La detrazione del 50% viene ripartita in dieci rate annuali di pari importo, consentendo un risparmio consistente sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Sono previsti limiti massimi di spesa. Ad esempio, con riferimento agli acquisti fatti nel 2024 il limite di spesa è 5.000 euro. Questo significa che se hai speso 8.000 euro per l’acquisto di mobili, puoi applicare la detrazione su 5.000 euro. Quindi, uno sgravio di 2.500 euro (ossia il 50% di 5.000 euro) da ripartire in dieci anni, ovvero 250 euro all’anno.
Per richiedere il “bonus mobili”, devi seguire alcuni passaggi:

  • dichiarazione dei redditi: indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, utilizzando i modelli predisposti dall’Agenzia delle Entrate (Modello 730 o Modello Redditi);
  • conservare la documentazione comprovante le spese sostenute, comprese le fatture e le ricevute dei bonifici e altri pagamenti fatti;
  • comunicazione ENEA: per gli acquisti di alcuni elettrodomestici, è necessario inviare una comunicazione all’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) attraverso l’apposito sito web.

Considerazioni finali

Il “bonus mobili” rappresenta, dunque, un’opportunità interessante per chi ha effettuato interventi di manutenzione straordinaria su pertinenze dell’abitazione, come un garage o un box auto, e desidera rinnovare l’arredamento della propria casa.

È fondamentale assicurarsi di rispettare tutte le condizioni previste dalla normativa per poter usufruire della detrazione fiscale e ottenere un risparmio significativo sulle spese sostenute.

Se hai ristrutturato il garage di pertinenza della tua abitazione e successivamente hai acquistato nuovi mobili per la casa, puoi richiedere la detrazione del 50% prevista dal “Bonus mobili”. Assicurati di seguire tutte le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate e di conservare accuratamente tutta la documentazione necessaria. Così facendo, potrai godere di un considerevole beneficio fiscale, migliorando al contempo l’arredamento della tua abitazione.

Riassumendo…

  • bonus Mobili: detrazione del 50% su mobili ed elettrodomestici per case ristrutturate
  • lavori sul garage: detrazione valida anche per interventi su pertinenze come garage
  • requisiti: Lavori di manutenzione straordinaria, pagamento con bonifico parlante (per i lavori) e con bonifico ordinario o carta (per i mobili), documentazione completa (fatture spesa e ricevute pagamento)
  • beni ammessi: mobili nuovi ed elettrodomestici di classe energetica A+ o superiore
  • vantaggi fiscali: detrazione ripartita in dieci rate annuali di pari importo
  • richiesta: indicare spese nella dichiarazione dei redditi, conservare documentazione e comunicare all’ENEA se necessario.