Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha aggiornato la lista degli investimenti ammessi alla Nuova Sabatini in virtù delle modifiche apportate al regolamento (UE) n. 651/2014, regolamento GBER che dichiara alcune categorie di aiuti erogati alle imprese dai singoli stati membri, compatibili con il mercato interno. Dunque non lesivi della concorrenza.

Ciò in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato dell’Unione Europea.

Le novità sono state messe nero su bianco con la circolare 11 dicembre 2023, n° 50031.

Vediamo nello specifico cosa cambia ai fini della richiesta dell’agevolazione in esame.

La Nuova Sabatini

Prima di entrare nello specifico delle novità è utile richiamare le peculiarità della Nuova Sabatini.

Si tratta di un’agevolazione che mixa due distinti interventi in favore delle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali. Con un occhio di riguardo verso gli investimenti innovativi ossia 4.0 e green ossia a basso impatto ambientale.

In particolare, il bonus Nuova Sabatini, ex art 2 del DL 69/2013, consiste:

  • nell’erogazione di finanziamenti agevolati;
  • con un contributo statale in conto impianti rapportato agli interessi dovuti sugli stessi finanziamenti.

Tale contributo sugli interessi vale a seconda della tipologia di investimento effettuato. Cosicché, per gli investimenti ordinari è pari al 2,75%. Per gli investimenti “industria 4.0” il tasso considerato è pari al 3,575%. Lo stesso tasso del 3,575% è applicabile agli investimenti green ossia:

  • effettuati dalle micro, piccole e medie imprese nell’acquisto;
  • aventi ad oggetto macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale.

Il contributo sale al 5,50% per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti 4.0 nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

A ogni modo, non possono beneficiare della nuova Sabatini le imprese operanti nei settori delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione ATECO 2007). Sono quindi ammesse alle agevolazioni le imprese operanti in tutti gli altri settori.

Bonus Nuova Sabatini. Novità sugli investimenti agevolati (circolare 11 dicembre)

Fatta tale necessaria ricostruzione veniamo alle novità di cui alla circolare 11 dicembre 2023, n° 50031 sulla Nuova Sabatini.

La circolare interviene sulla disciplina di concessione delle agevolazioni “Nuova Sabatini” a seguito dell’entrata in vigore, il 1° luglio 2023 del regolamento (UE) 2023/1315 della Commissione, del 23 giugno 2023, integrando le disposizioni afferenti al regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, contenute nella circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823, con le disposizioni applicabili in ragione delle modifiche introdotte dal regolamento (UE) 2023/1315 della Commissione, del 23 giugno 2023.

Individuato l’ambito di intervento, il passaggio principale della circolare riguarda l’elencazione degli investimenti agevolabili.

A tal proposito, in virtù delle modifiche sopra citate,  rientrano tra gli investimenti ammessi alla Nuova Sabatini:

  • gli investimenti in attività materiali e immateriali relative alla creazione di un nuovo stabilimento;
  • l’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente in tale stabilimento;
  • il cambiamento sostanziale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti o della fornitura complessiva del servizio o dei servizi interessati dall’investimento nello stabilimento;
  • l’acquisizione di attività appartenenti a uno stabilimento: che è stato chiuso o sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione; mediante un’operazione che avviene a condizioni di mercato; da parte di terzi che non hanno relazioni con l’acquirente.

Attenzione, la circolare specifica che la semplice acquisizione di azioni di un’impresa non viene considerata un “investimento iniziale”.

Le conferme

Non ci sono novità per quanto riguarda gli altri aspetti delle nuova Sabatini. Infatti sono confermate ad esempio le previsioni di cumulo con le altre agevolazioni a valere sugli stessi investimenti.

In particolare, il Bonus Nuova Sabatini è cumulabile con:

  • il credito d’imposta per gli investimenti al Sud, nei limiti delle intensità massime previste dal pertinente regolamento di esenzione applicabile per settore;
  • con il bonus beni strumentali che non costituisce un aiuto di Stato, pertanto non trovano applicazioni i limiti in materia di cumulo previsti dalla disciplina Nuova Sabatini.

Stessa cosa dicasi per le agevolazioni del “Conto Energia“.

Inoltre, c’è piena compatibilità anche con le misure del PNRR.

A tal proposito, il cumulo è ammesso:

nei limiti delle intensità massime previste dal pertinente regolamento di esenzione applicabile per settore e fatte salve le specifiche disposizioni normative che regolano le singole misure finanziate all’interno del PNRR, nonché il rispetto del divieto di doppio finanziamento, conformemente a quanto evidenziato nella Circolare RGS del MEF del 14 ottobre 2021, n. 21 e ulteriormente chiarito nella Circolare RGS del MEF del 31 dicembre 2021, n. 33.

Aggiornate le FAQ

Oltre alla pubblicazione della nuova circolare, il Ministero competente ha aggiornato le FAQ anche alla luce delle novità in materia di termini per completare l’investimento.

Infatti, gli investimenti devono essere conclusi entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Tuttavia, c’è una proroga di 6 mesi per gli investimenti con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197 – decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132). Per data di ultimazione si intende la data di emissione dell’ultimo titolo di spesa o, in caso di leasing, la data dell’ultimo verbale di consegna riferiti al programma di investimento. Tale data NON coincide quindi con la data di collaudo, messa in opera, immatricolazione, ecc. del bene agevolato né tantomeno di pagamento della fattura.

Dunque, per i contratti di finanziamento stipulati entro fine anno ci sarà più tempo per completare l’investimento Nuova Sabatini.

Ulteriori novità

Infine, è utile segnalare che la circolare in esame, inoltre, modifica la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dal fornitore (allegato 4), che l’impresa deve allegare alla richiesta di erogazione del contributo (allegato 2), in relazione al possesso dei requisiti tecnici di cui all’elenco delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo.

Certificazioni ricomprese nell’ allegato 6/C alla circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823, aggiornato con circolare direttoriale 3 luglio 2023, n. 28277.

Riassumendo…

  • Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha rivisto il perimetro oggettivo degli investimenti ammessi alla Nuova Sabatini;
  • la semplice acquisizione di azioni di un’impresa non viene considerata un “investimento iniziale”;
  • è stata sostituito il modello di  liberatoria rilasciata dal fornitore che l’impresa deve allegare alla richiesta di contributo.