Soldi, Soldi, Soldi, tanti soldi, beati siano soldi, i beneamati soldi perché, chi ha tanti soldi vive come un pascià e a piedi caldi se ne sta“, cantava Betty Curtis con il brano Soldi soldi soldi. 

Il denaro, in effetti, si rivela essere fondamentale negli ambiti più disparati. A partire dal cibo, passando per le bollette, fino ad arrivare ai piccoli sfizi personali, innumerevoli sono le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio.

Un gesto di per sé semplice, che per molti si rivela essere fonte di preoccupazione.

Questo perché, complice l’aumento generale dei prezzi, sono tante le persone che faticano ad arrivare alla fine del mese. Proprio in tale contesto, pertanto, è bene sapere se si ha diritto o meno a qualche entrata extra. A tal proposito giungono buone notizie per molti che potranno beneficiare del bonus part time da 550 euro. Ecco chi ne ha diritto e come funziona.

Bonus part time 2023: 550 euro in arrivo

Anche per il 2023 saranno in molti a poter beneficiare del bonus 550 euro per il part time. Entrando nei dettagli, stando a quanto si evince dall’articolo 18 del decreto legge numero 145 del 18 ottobre:

“Per l’anno 2023, ai lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico nell’anno 2022, che preveda periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica della prestazione lavorativa e che, alla data della domanda, non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente ovvero percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) o di un trattamento pensionistico, è attribuita un’indennità una tantum pari a 550 euro”.

Oltre al requisito legato al tipo di contratto, quindi, i lavoratori devono rispettare le altre condizioni specificatamente indicate nel decreto, così come poc’anzi citato.

Il bonus 550 euro potrà essere riconosciuto una sola volta a ogni soggetto richiedente. L’importo ricevuto non contribuisce alla formazione del reddito, così come stabilito ai “sensi del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917“.

Attività di monitoraggio dell’Inps

Per garantire l’erogazione di tale misura sono stati stanziati ben 30 milioni di euro. Ad erogare il bonus sarà l’Istituto nazionale della previdenza sociale. Sempre l’Inps, pertanto, si occuperà di monitorare il rispetto del limite di spesa.  In seguito, come sottolineato nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024: “comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti di concessione dell’indennità”. 

Tanti, pertanto, saranno i lavoratori e le lavoratrici che potranno beneficiare del bonus da 550 euro. Si resta quindi in attesa di ulteriori delucidazioni da parte dell’istituto di previdenza per conoscere le modalità e tempistiche di presentazione dell’apposita richiesta.