Rendere la propria casa più sicura e soprattutto assicurare la tranquillità della propria famiglia è una delle priorità principali di tutti noi. Prevenire furti o altre azioni illecite da parte di soggetti malintenzionati richiede delle spese piuttosto ingenti, si pensi all’installazione di un sistema di allarme, alla recinzione del proprio confine di proprietà o all’installazione di una porta blindata.

Tutti interventi che possono essere agevolati con il bonus ristrutturazione.

A tal proposito, l’Agenzia delle entrate ha aggiornato la guida sul bonus ristrutturazione alle novità introdotte dalla Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022.

Fino al 31 dicembre 2024, i lavori  di ristrutturazione potranno beneficiare: di un bonus del 50%, rispetto a quello ordinario del 36%, e di una spesa massima alla quale può essere applicata lo sconto,  di 96.000 euro (rispetto al limite ordinario di 48.000 euro).

Difatti, il beneficio fiscale massimo per i lavori di ristrutturazione è pari a 48.000 euro (96.000*50%).

Come anticipato sopra, anche l’installazione delle porte blindate, può rientrare nel c.d. bonus ristrutturazione. Vediamo quali sono le condizioni da rispettare per sfruttare lo sconto anche per l’installazione delle porte blindate.

Bonus ristrutturazione. Aggiornata la guida dell’Agenzia delle entrate

L’installazione di porte blindate, rientra nelle misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.

Nella guida dell’Agenzia delle entrate è specificato che:

Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti).

Ad esempio rientrano negli interventi di prevenzione di furti o altre azioni illecite:

  • rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
  • apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
  • porte blindate o rinforzate;
  • apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  •  apposizione di saracinesche;
  • tapparelle metalliche con bloccaggi;
  • vetri antisfondamento;
  • casseforti a muro;
  • ecc.

Dunque, anche  l’installazione delle porte blindate, può rientrare nel c.

d. bonus ristrutturazione. Per questo si parla di bonus porte blindate.

La sostituzione della porta blindata. Sconti e agevolazioni rafforzate fino al 31 dicembre 2024

Sulla sostituzione delle porte blindate per le singole unità abitative, nella guida dell’Agenzia delle entrate è ribadito che:

  • per la porta blindata esterna, è agevolata la nuova installazione o la sostituzione con altre aventi sagome o colori diversi;
  • per la porta blindata interna, è agevolata la nuova installazione.

Discorso a parte va fatto per la sostituzione delle porte interne. Tale intervento  può permettere al contribuente di beneficiare del bonus ristrutturazione. Ma non deve trattarsi della semplice sostituzione. Infatti, la sostituzione deve essere collegata ad un intervento di manutenzione straordinaria o ristrutturazione.

Interventi che permetteranno al contribuente di optare anche per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.