La riforma fiscale, com il d.lgs 216/2023 è intervenuta anche in materia di trattamento integrativo di 100 euro mensili, ex Bonus Renzi, spettante anche per il 2024. Si è trattato di un intervento necessario a sterilizzare gli effetti provocati dall’aumento delle detrazioni spettanti per i titolari di reddito da lavoro dipendente o di reddito ad esso assimilato.

Aumento che in molti casi avrebbe potuto comportare la perdita del bonus per la mancata verifica del requisito assoluto della c.d capienza fiscale. Infatti per prendere il bonus, l’Irpef dovuta per il reddito da lavoro dipendente deve essere superiore alla detrazione per tipologia di redditi spettante per tale tipo di introiti.

Detto ciò, alla luce della novità previste con la riforma fiscale, è utile fare il punto sui requisiti da rispettare per avere diritto al bonus nel 2024. Ciò per evitare poi di dover restituire l’agevolazione in dichiarazione dei redditi.

Il trattamento integrativo di 100 euro, ex bonus Renzi

Quando si parla di trattamento integrativo, ex Bonus Renzi, si fa riferimento all’accredito di 100 euro mensili in busta paga spettanti ai titolari di redditi bassi (vedi art. 1 DL 3/2020).

In particolare, il bonus spetta ai quei lavoratori:

  • con un reddito complessivo non superiore a 15.000 euro;
  • la cui Irpef a debito sui redditi da lavo dipendente sia superiore alla detrazione per tipologia di reddito prevista dal TUIR per gli stessi introiti da dipendente.

Dunque, ci deve essere capienza fiscale.

Sulla verifica del reddito complessivo c’è da dire che questo è formato oltre che dai redditi da lavoro dipendente anche da: redditi da cedolare secca,  da regime forfettario nonché dalla quota di agevolazione ACE di cui all’art. 1 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201. Inoltre, rileva anche la quota di reddito non tassata  per docenti e ricercatori in regime speciale nonché per i c.d. impatriati. Non si tiene conto invece del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.

Ex bonus Renzi 2024. La guida completa per la prossima dichiarazione dei redditi

L’ex bonus Renzi spetta anche per il 2024.

A tal proposito la riforma fiscale ha previsto che, per l’anno 2024,  il bonus è concesso (art.1. c. 3 del D.Lgs 216/2023 Riforma fiscale):

quando l’imposta lorda, da determinarsi sui redditi di lavoro dipendente, di cui all’articolo 49, con esclusione di quelli indicati nel comma 2, lettera a), del TUIR, e sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di cui all’articolo 50, comma 1, lettere a), b), c), c-bis), d), h-bis) e l), del TUIR, è di importo superiore alla detrazione spettante ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del TUIR diminuita dell’importo di 75 euro rapportato al periodo di lavoro nell’anno.

Il motivo di tale riduzione sulla detrazione per tipologia di reddito è spiegato in premessa.

Per il 2024 è confermato che il bonus spetta anche se il reddito complessivo è superiore a 15mila euro ma non a 28mila euro, a condizione che:

  • il totale di determinate detrazioni (per carichi di famiglia, per reddito da lavoro dipendente e assimilati, per interessi passivi su prestiti o mutui contratti entro il 2021, per le rate relative alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 riferite a spese sanitarie, interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, nonché a detrazioni previste da altre disposizioni normative);
  • è di ammontare superiore all’Irpef a debito.

A ogni modo, in questi casi, il trattamento integrativo spetta  per un ammontare pari alla differenza tra la somma delle detrazioni ivi elencate e l’imposta lorda. Sempre nel limite di 1200 euro annui.

Nel complesso ci sono due requisiti assoluti per non perdere il Bonus Renzi 2024.

Riassumendo…

  • L’ex bonus Renzi spetta anche per l’anno 2024;
  • ci sono due requisiti da verificare per legittimare la spettanza dell’Ex bonus Renzi anche per il 2024;
  • i requisiti principali sono un reddito non superiore a 15.000 euro e una capienza fiscale rispetto all’Irpef dovuta sui redditi da lavoro dipendente.