Recentemente, la maggioranza parlamentare ha avviato il restyling del cosiddetto “Fondo studio”. Un’iniziativa che prevede un prestito fino a 25.000 euro destinato agli studenti universitari e ai neolaureati meritevoli. Ma privi di mezzi economici. Questo progetto, noto come “bonus studio”, mira a supportare i giovani talenti nel loro percorso accademico. Offrendo loro le risorse finanziarie necessarie per proseguire o completare i propri studi.

La Commissione Istruzione della Camera ha approvato un emendamento proposto da Fratelli d’Italia nel contesto del decreto Sport e Istruzione.

Questo decreto sarà presto esaminato dalla Camera dei Deputati. I fondi stanziati per il bonus studio consentiranno agli studenti più promettenti di intraprendere o proseguire il loro percorso di formazione senza l’onere di immediate preoccupazioni finanziarie.

Dettagli del contributo

I finanziamenti previsti dal bonus studio saranno distribuiti in rate annuali che variano tra i 3.000 e i 5.000 euro, fino a raggiungere un massimo di 25.000 euro. Le somme saranno erogate dalle banche, con lo Stato che garantirà i prestiti qualora i beneficiari non fossero in grado di restituire l’importo ricevuto. Probabile che servirà fare l’ISEE per dimostrare quanto detto.

L’emendamento al decreto chiarisce che il gestore del Fondo, oltre a svolgere le attività relative all’escussione della garanzia e al recupero dei crediti per conto dell’Amministrazione titolare del Fondo, può delegare queste attività anche a terzi. O agli stessi garantiti, senza generare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Il Fondo studio è stato inizialmente finanziato con 20 milioni di euro e la sua gestione è stata affidata a Consap, una società interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Nel giugno 2011, Consap e il Dipartimento per le politiche giovanili di Palazzo Chigi hanno firmato un protocollo per regolamentare la gestione del Fondo.

Bonus studio: nessuna azione diretta sull’amministrazione

Una delle clausole importanti del Fondo per il bonus studio prevede che non possono essere intraprese azioni dirette di escussione della garanzia nei confronti dell’Amministrazione titolare del Fondo.

Né del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo garantisce che la responsabilità ultima della garanzia non ricada direttamente sulle istituzioni statali.

Al momento della richiesta della garanzia, le banche che erogheranno i prestiti dovranno specificare le condizioni economiche più vantaggiose applicate ai beneficiari, in virtù dell’intervento del Fondo. Questo assicura che gli studenti possano beneficiare di tassi d’interesse e condizioni di rimborso più favorevoli rispetto a quelli normalmente disponibili sul mercato.

Riassumendo…

  • il possibile rinnovo Fondo studio rappresenta un’importante iniziativa per sostenere i giovani talenti italiani nel loro percorso accademico e professionale
  • grazie a questo strumento, gli studenti meritevoli, ma privi di mezzi, avranno l’opportunità di accedere a finanziamenti agevolati, garantiti dallo Stato. Che consentiranno loro di proseguire gli studi senza preoccupazioni finanziarie immediate
  • questa iniziativa non solo promuove l’eccellenza accademica, ma contribuisce anche a ridurre le disuguaglianze economiche. Fornendo a tutti i giovani talenti le stesse opportunità di successo.