La pandemia fa salire il rischio e di conseguenza la voglia di stipulare assicurazioni personali. Le compagnie assicurative hanno infatti registrato una impennata di polizze che tutelino soprattutto il lavoro e la professione.

Il fenomeno è più marcato negli Stati Uniti, ma anche in Italia c’è stata una vera e propria corsa a fare assicurazioni contro la pandemia. Il timore maggiore è la perdita di lavoro e quindi di reddito, ma anche il desiderio di maggior tutela sanitaria. Così si moltiplicano oggi le richieste di tutela contro la possibile perdita di reddito.

Boom di assicurazioni con la pandemia

Nelle previsioni di un sondaggio, sei persone su dieci che sono state colpite dalla crisi economica provocata dal virus sarebbero oggi interessate a stipulare assicurazioni. Più precisamente a sottoscrivere una polizza che indennizzi almeno tre mesi di perdita di reddito in caso di perdita di lavoro. Come pure ad acquistare un prodotto che rimborsi le eventuali spese di ricovero causato dal Covid-19.

Mentre circa una persona su due (41%), tra coloro che non hanno risentito più di tanto dalla pandemia, è oggi interessata ad acquistare assicurazioni che paghino le spese di ricovero. E pure una clausola che consenta l’accesso ai fondi in caso di emergenza (34%).

Sono questi i risultati della ricerca EY Italy Insurance Consumer and small business owner realizzata dalla nota società di consulenza.

Più domande fra i giovani

I giovani sono più interessati alle assicurazioni. Dall’indagine condotta sull’intervista di clienti retail e piccoli imprenditori emerge che

alcuni bisogni insoddisfatti legati alla pandemia che richiedono al settore assicurativo di innovare rapidamente i prodotti offerti – spiega Paolo Ratti, Italy Insurance leader di EY, come per esempio – un’assicurazione che protegga dalla responsabilità di infettare altre persone, interessante per il 51% degli intervistati, e polizze Auto basate sull’utilizzo, con una quota base e un premio legato al numero di chilometri percorsi (47%)”.

Dalla rilevazione si evince che i più colpiti dalla pandemia dal punto di vista finanziario sono stati in genere i clienti giovani. Con il 62% che ha meno di 45 anni, con redditi familiari inferiori a 40 mila euro annui (72%) e nella maggior parte dei casi hanno occupazioni professionali che non possono essere svolte a distanza.

Il reddito sulle polizze

I meno colpiti sono invece le persone più mature (per il 74% con più di 45 anni) con una posizione finanziaria relativamente forte (il 61% ha un reddito annuo di oltre 40 mila euro). Ma anche loro sono preoccupati per la propria salute e il proprio benessere finanziario e sono pronti a guardare al settore assicurativo in cerca di protezione.

La diversa intensità dell’impatto della pandemia si riflette anche sulle preoccupazioni e le priorità assicurative. Aggiunge Ratti che

tra i più colpiti perdere il proprio reddito e il proprio benessere finanziario è la principale preoccupazione. Non stupisce quindi che il 61% si dichiari interessato o molto interessato a un prodotto assicurativo che indennizzi tre mesi di reddito in caso di perdita del lavoro. Mentre il 59% ad un prodotto che paghi le spese di ricovero causato dal covid-19.