Da settembre dello scorso anno, l’Inps ha avviato la campagna di invio del bustone Inps ai pensionati. Molti lo stanno ricevendo ad inizio 2019 e la scadenza per la compilazione dei moduli in esso contenuti è vicina. A cosa serve il bustone Inps 2019 e cosa devono fare i pensionati che lo ricevono? Facciamo chiarezza sperando di poter fornire in questo modo indicazioni utili a tutti i lettori che ci hanno scritto chiedendo informazioni.

Bustone Inps pensionati: quali moduli contiene e a che cosa serve

Apriamo virtualmente il bustone Inps pensionati e scopriamo cosa contiene.

Il destinatario vi troverà all’interno alcuni moduli che servono alla verifica dei redditi dai quali derivano trattamenti pensionistici e prestazioni assistenziali. La corretta compilazione quindi dà modo all’Inps di verificare la sussistenza e la permanenza dei requisiti che danno diritto alla pensione sociale e di invalidità.

Tra i documenti spicca in risalto nella busta la lettera di presentazione Inps, con una panoramica dei servizi online. Di seguito i moduli:

  • Modello RED: per i redditi dei pensionati. E’ diverso per i pensionati italiani che risiedono all’estero;
  • Modello 503 AUT: riservato in via esclusiva ai pensionati italiani residenti in Italia le cui pensioni subiscono trattenute da lavoro autonomo:
  • Modello ICRIC: per il ricovero gratuito di pensionati titolari di invalidità civile;
  • Modello ICLAV: per i titolari di pensione di invalidità civile in caso di svolgimento di attività lavorativa nell’arco dell’anno;
  • Modello ACC AS/PS: per i titolari di pensione sociale i quali, sotto propria responsabilità, dovranno dichiarare se nell’arco dell’anno hanno soggiornato all’estero e se si dove e per quale periodo oppure se hanno ricevuto ricovero gratuito presso qualche Ente.

Nelle istruzioni all’interno del bustone Inps si specificano anche scadenza per la consegna dei moduli e indicazioni sulle modalità di invio. E’ ammesso solo l’invio telematico (ma la modalità è diversa per residenti  all’estero che sono tenuti ad inviare il materiale ad una sede Inps o patronato abilitato).

Resta invece uguale in ambo i casi la scadenza, fissata al 28 febbraio.

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