Tra i tanti bonus edilizi, uno dei più apprezzati è sicuramente quello del cosiddetto Bonus Infissi. Questa misura, in realtà, non esiste nel nostro ordinamento, ma è incorporata in altre norme che prevedono agevolazioni fiscali relativamente ad interventi su immobili. Per poter fruire del bonus infissi, in sostanza, si potranno seguire tre distinte strade: il Superbonus 110%, l’Ecobonus e il bonus ristrutturazione. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus infissi, una breve panoramica

Come già detto in apertura, nel nostro ordinamento non si fa menzione ad alcun bonus infissi.

In realtà, si tratta di una misura, per così dire, incorporata in altre agevolazioni fiscali che riguardano interventi di miglioramento degli immobili. Per questo motivo, il valore della detrazione sugli infissi varia in base al tipo di intervento e alla relativa agevolazione richiesta dal proprietario dell’immobile o altro avente titolo.
In beve, dunque, la sostituzione degli infissi con detrazione è compresa nell’ecobonus 50%, nel bonus ristrutturazioni e nel superbonus 110%.

Come cambiare gli infissi con il bonus senza fare altri lavori

Con il Superbonus 110%, il bonus infissi sarà a costo zero. Ad ogni modo, la sostituzione di porte e finestre deve avvenire a seguito di un intervento principale o trainato.
L’Ecobonus 50%, invece, consiste in una detrazione del 50% sulle spese sostenute per la sostituzione di nuove porte, finestre, persiane, tapparelle ecc. I lavori, ovviamente, dovranno essere certificati da un salto in avanti della classe energetica.
Infine, il bonus infissi può rientrare nel cosiddetto bonus ristrutturazione. In questo caso, l’intervento non deve necessariamente essere accorpato ad altri lavori “principali” al fine di ottenere l’agevolazione. Il bonus ristrutturazione consiste un una detrazione pari al 50% su un tetto di spesa di 48 mila euro e può essere erogato sotto forma di rimborso Irpef, in dieci rate annuali di pari importo, sconto in fattura o la cessione del credito.

 

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