E’ sempre più accesa la battaglia politica che vede contrapposti in prima linea il M5S e Salvini, leader della Lega, sul mantenimemto del reddito di cittadinanza. Oramai lo scenario è chiaro, tutti contro il M5S per eliminare il reddito di cittadinanza e confermare quota 100. Almeno questo è l’intento chiaramente espresso dalla Lega.

Quota 100 e reddito di cittadinanza

Quota 100 o redditi di cittadinanza?

Prima di soffermarci sulla battaglia politica per la cancellazione del reddito di cittadinanza è opportuno fare un cenno alle due misure.

Con la c.d quota 100, art.14, D.L. 4/2019. in via sperimentale, per il triennio 2019-2021: il diritto a conseguire la pensione anticipata matura, in presenza di un requisito anagrafico pari a 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni (cosiddetta quota 100). L’anzianità contributiva è verificata anche cumulando i periodi assicurativi, non coincidenti, presenti in due o più gestioni dell’INPS, compresa la Gestione separata.

Il reddito di cittadinanza (RDC) è una misura di sostegno per quei nuclei familiari in difficoltà economica. La misura è regolata dal D.l. 4/2019 e ss.mm.ii.

Ai fini della richiesta del Reddito di cittadinanza, il nucleo familiare deve presentare tra i vari requisiti: un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni); un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro; ecc

Cancellare il reddito di cittadinanza salverebbe quota 100?

Intervenendo a un incontro in piazza a Pordenone, il leader della Lega Salvini ha dichiarato che:

Nelle prossime settimane – ha detto ancora – in Parlamento si confronteranno due idee diverse: Pd e 5 Stelle proveranno a cancellare Quota 100 per tornare alla legge Fornero e confermare il reddito di cittadinanza. Noi vogliamo fare l’esatto contrario: confermate Quota 100 e togliere il reddito di cittadinanza”.

Secondo Salvini il reddito di cittadinanza sta creando non pochi problemi alla ricerca di personale da parte delle imprese.

A suo dire, in molti preferiscono stare a casa senza lavorare e percepire il reddito di cittadinanza piuttosto che accettare proposte di lavoro.

A parere di chi scrive, sarebbe utile sapere se le proposte di lavoro rifiutate rispettano quantomeno i requisiti contrattuali minimi. Aspetto sul quale ci sarebbe tanto da discutere. Sicuramente c’è una parte di beneficiari che lo percepisce illegittimamente. Però ci sono anche tante in famiglie che grazie al reddito di cittadinanza riescono a far fronte alle spese quotidiane di prima necessità.

Vedremo in che modo e su quali toni procederà questa battaglia politica sul reddito di cittadinanza.