“Magari il vento è il modo che il cielo utilizza per cancellare le tracce dei suoi errori e delle sue disavventure“, afferma Fabrizio Caramagna. Quante volte, in effetti, ci piacerebbe essere come il vento e riuscire a spazzare via le cose che non ci piacciono? Cancellare le tracce di quanto già fatto, però, non è possibile. Questo, però, non vuol dire che non vi si possa porre rimedio.

Lo sa bene il Governo che puntualmente cerca di introdurre delle misure ad hoc attraverso cui modificare e migliorare delle norme preesistenti.

In tale ambito si inserisce la volontà dell’esecutivo di cancellare il bollo auto, in modo tale da ridurre il peso che grava sulle famiglie italiane. Quest’ultime già duramente colpite dalla crisi economica in atto, segnata da un preoccupante aumento dei prezzi.

Auto, chi paga il superbollo e a quanto ammonta

Tutti coloro che detengono un’auto devono pagare, ogni anno, la tassa automobilistica. Questo a prescindere dal fatto che il mezzo circoli su strada oppure resti ferma per tutti l’anno in garage. Ma non solo, a partire dal 2011 molti automobilisti devono provvedere anche al pagamento del Superbollo.

Si tratta di un’imposta che deve essere versata dai soggetti che possiedono un mezzo ritenuto inquinante, che emette elevati quantità di Co2 e con una potenza superiore a 185 Kw. L’importo consiste in un’addizionale da sommare a quello del classico bollo auto. Entrando nei dettagli, così come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate è pari a:

20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 185 kw a partire dal 2012. L’addizionale è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo(che salvo prova contraria coincide con la data di immatricolazione), rispettivamente, al 60, al 30 e al 15 per cento, e non è più dovuta decorsi venti anni dalla data di costruzione. Tali periodi sono calcolati a decorrere dal 1º gennaio dell’anno successivo a quello di costruzione. L’addizionale non è dovuta nei casi in cui il veicolo sia esentato dal pagamento della tassa automobilistica”.

Cancellazione bollo auto, ci risiamo: sarà la volta giusta?

Salvo i casi di esclusione già prevista dalla normativa vigente, tutti gli altri che possiedono un mezzo con potenza superiore a 185 kw devono pagare il superbollo.

Quest’ultima si presenta come una tassa aggiuntiva che, in quanto tale, finisce per gravare ulteriormente sulle tasche delle famiglie italiane.

Oggetto di critiche fin dal suo debutto, però, a breve si potrebbe assistere all’addio al superbollo. Stando alle ultime indiscrezioni, così come riportate da Il Messaggero, il governo Meloni sarebbe intenzionato ad eliminare alcune micro-tasse, tra cui appunto l’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche. Una decisione che potrebbe essere attuata attraverso un emendamento o un provvedimento ad hoc.

Il condizionale comunque è d’obbligo, dato che al momento si tratta solo di ipotesi. Non vi sono, infatti, conferme in merito all’effettiva eliminazione del superbollo. Non resta quindi che attendere le prossime mosse del Governo per capire se vi saranno o meno dei cambiamenti in tale ambito.

Intanto, onde evitare di pagare più del previsto, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti della propria regione in modo tale da avere informazioni dettagliate in merito alle imposte da pagare. È possibile, inoltre, usufruire di servizi ad hoc, come quello messo a disposizione dall’Aci per sapere nel giro di pochi secondi a quanto ammonti l’importo del bollo auto e del superbollo da pagare.