Il reddito di cittadinanza è finito o finirà comunque entro il 31 dicembre 2023. Ma che fine farà la c.d. pensione di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza, ricordiamo è una misura di contrasto alla povertà, finalizzata al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Fu istituito con il decreto legge n. 4 del 2019 (convertito con modificazioni dalla legge 26/2019). Una misura diretta a nuclei familiari con determinati requisiti economici, di residenza e di cittadinanza.

Un sostegno che ha aiutato molte famiglie in difficoltà ma che non ha portato ai risultati sperati.

I percettori del reddito, infatti, dovevano essere accompagnati all’inserimento nel mondo del lavoro. Ma di occupazione ne è stata creata ben poca.

Il risultato? Tanti percettori e poco lavoro.

Dal 2024 cambia tutto

Ma la legge di bilancio 2023 ci ha pensato. Con essa il legislatore ha fatto la riforma reddito di cittadinanza. Ha detto basta sussidio. In particolare si è deciso che nel 2023, il sussidio è pagato solo per un massimo di 7 mesi, invece che 18 mensilità rinnovabili.

La riduzione a 7 mesi non si applica però nei seguenti casi (qui il sussidio si continuerà a percepire fino al 31 dicembre 2023)

  • nuclei familiari in cui sia presente almeno uno tra i seguenti soggetti:
    • disabile (con disabilità media, grave e di non autosufficienza);
    • minorenni;
    • ultra sessantenne.
  • soggetti per i quali sia comunicata all’INPS la presa in carico da parte dei servizi sociali entro il suddetto termine di 7 mesi, e comunque non oltre il 31 ottobre 2023.

Dal 1 gennaio 2024, il reddito di cittadinanza sarà sostituito dall’Assegno di inclusione (ADI). Ossia, un sostegno economico che spetterà solo a condizione che ci sia effettiva di adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

Che fine farà la pensione di cittadinanza?

In merito alla pensione di cittadinanza, si tratta in realtà di una diversa denominazione data al reddito di cittadinanza.

In sostanza, nel caso in cui tutti i componenti del nucleo abbiano un’età pari o superiore a 67 anni (oppure se convivono con persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza di età inferiore a 67 anni), il Reddito di Cittadinanza viene chiamato Pensione di Cittadinanza.

Con la fine del reddito di cittadinanza finisce anche la pensione di cittadinanza. Dal 1° gennaio 2024, quindi, per i nuclei

  • con minorenni;
  • persone con disabilità;
  • persone anziane con almeno 60 anni di età, componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione.

sarà possibile presentare domanda ai fini del riconoscimento dell’Assegno di Inclusione.

Riassumendo…

  • la legge di bilancio 2023 ha sancito la fine del reddito di cittadinanza
  • nel 2023 il reddito si percepisce al massimo per 7 mesi o, in alcuni casi, fino al 31 dicembre 2023
  • dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza è sostituito dall’Assegno di Inclusione
  • anche la pensione di cittadinanza dal 2024 è sostituita dall’Assegno di Inclusione.