In estate molti proprietari di cani si chiedono se possono portare gli animali in spiaggia. Tornati dalle ferie il dubbio riguarda soprattutto ristoranti e altri locali aperti al pubblico. Ci scrive ad esempio Daniela da Ancona: “ero a cena fuori con amici per ritrovarci dopo le ferie e io, che ero tornata proprio quel giorno dalle vacanze, ho portato con me Puffy, la mia cagnolina di piccola taglia. Non mi sono sentita di lasciarla a casa visto che ero già mancata a lungo.

Purtroppo però il proprietario della pizzeria mi ha impedito l’accesso dicendo che non erano ammessi animali, neppure di piccola taglia (sebbene il divieto non fosse specificato né sul sito del locale né all’entrata). Io non metterò più piede nel ristorante ma per il futuro vorrei sapere se veramente impedire l’accesso a cani e animali in genere è a discrezione del titolare”. E le richieste che ci arrivano di questo tipo sono diverse e numerose.

Con il cane al ristorante: chi decide se vige il divieto?

Purtroppo su questo la legge italiana non è di grande aiuto perché le disposizioni sono lacunose. Il regolamento di polizia veterinaria, a ben vedere, vieta l’ingresso degli animali solo nei locali in cui si manipola e prepara il cibo, quindi nelle cucine dei ristoranti. Il che è chiaramente coerente in un’ottica di tutela igienica dei clienti.

Proprio questa mancanza di una legge unitaria in materia, di fatto lascia ampia discrezionalità ai titolari degli esercizi commerciali. Per questo in alcuni Comuni l’Amministrazione ha preso posizione: così ad esempio a Torino, dove è stato adottato il “Regolamento per la tutela e il benessere degli animali” che, all’articolo 23, comma 2 prevede che “nei locali aperti al pubblico o nei pubblici uffici, i cani accompagnati dal padrone o dal detentore hanno libero accesso salvo documentate motivazioni igienico-sanitarie, comunicate dal responsabile della struttura tramite l’affissione di apposito cartello esposto in modo visibile all’ingresso e previa comunicazione scritta all’Ufficio tutela animali”.

E restano peraltro esclusi da questo divieto i cani guida per persone non vedenti. Altri Comuni, invece, si sono posti sulla linea completamente opposta. E’ bene quindi informarsi sulle leggi valide a livello locale.

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