Non tutti pagano il canone RAI con addebito nella bolletta della luce. Alcuni, infatti, devono farlo personalmente recandosi in posta con il Modello F24. Per questi ultimi c’è una scadenza imminente da rispettare ed è quella del 31 ottobre.

Per capire chi sono i soggetti interessati, dobbiamo fare un passo indietro.

In Italia, dal 2016, il canone RAI non è più riscosso dallo Stato con bollettino di c/c, in quanto è stata introdotta la presunzione secondo la quale chi è intestatario di utenza domestica elettrica residenziale si presume anche possessore di televisore e, pertanto, come tale obbligato a versare la tassa sulla televisione.

Dal 2016, quindi, il canone è riscosso mediante addebito diretto sulla bolletta della luce, per complessivi 90 euro annui così addebitati:

  • 9 euro mensili (da gennaio a ottobre) se il fornitore dell’utenza elettrica emette fattura mensilmente
  • rate da 18 euro ciascuna, se il fornitore dell’utenza elettrica emette fattura ogni due mesi.

C’è però un modo per sottrarsi all’addebito, quando nonostante si è intestatari dell’utenza non si possiede (in nessuna casa) una TV. In tale ipotesi bisogna inviare, all’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando il quadro A. Sono poi previsti specifici casi in cui la tassa non si paga come ad esempio l’esenzione canone RAI over 75 con reddito non superiore a 8.000 euro (anche in questo caso occorre presentare apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate).

Il presupposto della tassa è il possesso della TVA

Ad ogni modo, nonostante nel nostro Paese vige la presunzione sopra esposta, resta fermo che il presupposto per il pagamento del canone RAI è il possesso del televisore. In altre parole la tassa deve pagarla chi effettivamente possiede in casa la TV.

Esempio

Giovanni è proprietario di un appartamento ed è intestatario dell’utenza elettrica. Questo appartamento però è dato in affitto a Francesco, ma il contratto della luce resta intestato a Giovanni.

In questo caso se Francesco in quell’appartamento possiede anche un televisore, è lui che deve pagare il canone RAI e non Francesco.

Per il pagamento, nell’esempio di cui sopra, Francesco deve procedere con il Modello F24, in quanto, non essendo intestatario dell’utenza elettrica, non potrà ricevere l’addebito in bolletta.

Canone RAI con F24, come e quando pagare

Con riferimento, al canone RAI 2022, ecco le scadenze per il versamento con Modello F24:

  • unica soluzione annuale, entro il 31 gennaio 2022 (data già trascorsa)
  • due pagamenti semestrali, rispettivamente entro il 31 gennaio 2022 e il 31 luglio 2022
  • quattro rate trimestrali, rispettivamente entro il 31 gennaio 2022, il 30 aprile 2022, il 31 luglio 2022 e il 31 ottobre 2022.

Il giorno di scadenza che cade di sabato o giorni rosso a calendario, slitta al primo giorno lavorativo successivo.

I codici tributo da utilizzare sono (TVRI) in caso di rinnovo del canone e TVNA (in caso di nuovo abbonamento).

In caso di nuovo abbonamento il canone è dovuto dal mese in cui ha inizio la detenzione dell’apparecchio TV (per gli importi specifici e parziali si veda la Circolare Agenzia delle Entrate n. 45/E del 2016).