I caregiver, cioè coloro che assistono familiari portatori di handicap, possono andare in pensione prima. La legge riserva loro la possibilità di lasciare il lavoro in anticipo nel rispetto di particolari requisiti contributivi e anagrafici.

L’uscita anticipata, per uomini e donne, è possibile accedendo ad Ape Sociale a 63 anni di età. Ma per le lavoratrici è possibile sfruttare anche l’opportunità fornita da quest’anno con Opzione Donna a partire da 60 anni. In presenza di figli è previsto uno sconto fino a 58 anni.

Caregiver in pensione con Ape Sociale

Per accedere ad Ape Sociale è necessario aver compiuto 63 anni di età e avere almeno 30 anni di contributi versati. Per le donne con figli è previsto uno sconto di 12 mesi per ogni figlio fino a un massimo di 24 mesi di contributi.

La domanda per Ape Sociale deve essere presentata entro il 1 marzo di ciascun anno, ma si può fare anche entro il 30 novembre, sempre che vi siano disponibilità finanziarie da parte dell’Inps. La pensione è calcolata col sistema contributivo e retributivo e decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Oltre ai requisiti di cui sopra, i caregiver devono assistere da almeno 6 mesi il coniuge, la persona con cui è contratta l’unione civile o un parente di primo grado convivente (genitori o figli) con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 legge 104/1992. Sono esclusi altri tipi di convivenza.

Opzione Donna

Per le lavoratrici dipendenti o autonome è possibile sfruttare anche la strada offerta da Opzione Donna. Oltre alla condizione di caregiver, la lavoratrice deve dimostrare di possedere almeno 35 anni di contributi e una età anagrafica non inferiore a 60 anni. E’ previsto lo sconto di 12 mesi per ogni figlio fino a un massimo di 24 mesi. Quindi, in presenza di due figli si può andare in pensione con Opzione Donna a 58 anni.

La domanda di pensione può essere presentata in qualsiasi momento, purchè i requisiti siano centrati entro il 31 dicembre 2023. La pensione è calcolata esclusivamente col sistema contributivo e decorre dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi se si tratta di lavoratrice dipendente. 18 mesi se trattasi di autonoma.

Ricordiamo che l’assistenza del parente da parte del caregiver deve essere svolta gratuitamente e per un periodo continuativo. L’assistito, inoltre, deve essere riconosciuto come portatore di handicap grave (ai sensi della legge 104/92 art. 3 comma 3). Di regola, infine, il riconoscimento di caregiver può essere concesso ad un solo familiare o persona esterna dell’assistito e la nomina deve essere fatta formalmente dalla persona assistita.