Ci siamo quasi. Dal 18 luglio 2023 i comuni inizieranno a inviare ai destinatari la comunicazione contenente le informazioni su dove e come ritirare la nuova “carta dedicata a te”. Ci riferiamo alla carta acquisti del valore di 382,50 euro che i nuclei familiari, con ISEE non superiore a 15.000 euro, potranno utilizzare per acquistare beni di prima necessità presso negozi convenzionati all’iniziativa.

Un beneficio che, tuttavia, come vedremo non è destinato a tutti i nuclei che rispettano quel requisito ISEE. Sono previsti casi di esclusione specifici individuati dal legislatore.

Per avere la carta non è necessario presentare domanda. I potenziali destinatari, infatti, sono stati individuati in automatico dall’INPS che poi li comunica al Comune. La distribuzione avviene ad opera di poste, tramite la società Postepay.

Un utilizzo limitato

La nuova carta dedicata a te funzionerà come una normale carta postepay. La ricarica che si troverà sopra è una tantum ed è pari a 382,50 euro. Quando arriverà sarà già attiva.

Potrà essere utilizzata solo ed esclusivamente per acquistare beni di prima necessità (esclusi gli alcoli). In particolare si possono acquistare con la carta i beni indicati nell’allegato 1 del decreto interministeriale del 18 aprile 2023, ossia:

  • carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole
  • pescato fresco
  • latte e suoi derivati
  • uova
  • oli d’oliva e di semi
  • prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria
  • paste alimentari
  • riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale
  • farine di cereali
  • ortaggi freschi, lavorati
  • pomodori pelati e conserve di pomodori
  • legumi
  • semi e frutti oleosi
  • frutta di qualunque tipologia
  • alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula)
  • lieviti naturali
  • miele naturale
  • zuccheri
  • cacao in polvere
  • cioccolato
  • acque minerali
  • aceto di vino
  • caffè, tè, camomilla.

Carta dedicata a te, incompatibile con reddito cittadinanza e non solo

I tempi previsti per la distribuzione sono quelli indicati nel Messaggio INPS n. 2373 del 26 giugno 2023.

C’è, tuttavia, una a data di scadenza da segnare per la “carta dedicata a te”. E’ il 15 settembre 2023. Il primo acquisto deve essere fatto entro tale giorno, altrimenti sarà disattivata.

Si tenga presente che la carta non è “ad personam” ma per nucleo familiare. Quindi, ogni nucleo familiare avrà diritto, se nei requisiti, ad una carta. Come detto il requisito principale è avere l’ISEE non superiore a 15.000 euro.

Ad ogni modo non è detto che pur avendo questo requisito, si rientri tra i destinatari del beneficio. Infatti, il legislatore dice espressamente che la carta dedicata a te non spetta a quei nuclei familiari in cui ci sia almeno un componente che percepisce il reddito di cittadinanza.

E qui, potremmo, parlare di un controsenso visto che per molti, il reddito di cittadinanza finirà il 31 luglio 2023 dopo la riduzione a 7 mensilità (rispetto alle 18 mensilità) del sussidio.

Non solo reddito di cittadinanza, ma con la carta acquisti c’è incompatibilità anche con altre misure di sostegno. Infatti, non avranno la carta quei nuclei familiari in cui sia presente almeno un componente che percepisce reddito di inclusione; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà; NASPI e DIS-COLL; indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; cassa integrazione guadagni; altre differenti forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Riassumendo…

  • dal 18 luglio 2023 i comuni manderanno le comunicazioni ai destinatari con le informazione su dove e come ritirare la nuova “carta dedicata a te” (c.d. carta acquisti)
  • si tratta di una carta (come la postepay) con importo ricaricato di 382,50 euro
  • si può utilizzare solo per acquisto di beni di prima necessità esclusi alcolici)
  • il primo acquisto deve essere fatto entro il 15 settembre 2023, altrimenti è disattivata
  • non avranno certamente la carta quei nuclei familiari in cui è presente almeno un componente che già percepisce misure di sostegno, come ad esempio il reddito di cittadinanza, la NASPI, l’indennità di mobilità, ecc.