Sotto un primo aspetto, muovendo dall’osservazione che, in diversa misura, tutti possono contribuire al progredire della società, risulta evidente che, a lungo andare, l’esclusione dei diversi non farebbe altro che ritardare o addirittura impedire uno sviluppo armonico della specie umana“, afferma Gherardo Colombo. A nessuno piace essere esclusi.

Si tratta di un’emozione in grado di arrecare forte dolore a chi si ritrova a vivere una situazione di questo genere. Se tutto questo non bastasse, in alcuni casi l’esclusione porta con sé conseguenze negative anche dal punto di vista pratico.

Lo sanno bene, purtroppo, le tante famiglie che pur avendone bisogno non potranno beneficiare della carta acquisti per beni alimentari. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Carta acquisti per beni alimentari in arrivo

Complice la crisi economica in atto, sono tante purtroppo le famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Lo sa bene il governo che per cercare di venire incontro alle esigenze delle persone maggiormente colpite dalla situazione ha deciso di mettere in campo tutta una serie di misure, come ad esempio la carta acquisti per beni alimentari. Per garantire tale misura è stata messa a disposizione, con la scorsa legge di bilancio, una dotazione pari a ben 500 milioni di euro. I soggetti aventi diritto non dovranno presentare alcuna richiesta.

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha già individuato i soggetti beneficiari e fornito ai Comuni i numeri identificativi delle carte. A partire dal prossimo 18 luglio, saranno gli stessi Comuni ad avvisare i soggetti interessati di averne diritto. Quest’ultimi si dovranno poi recare in Posta per ritirare la carta prepagata dall’importo pari a 382,50 euro. Tale card potrà essere utilizzata presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, fermo restando il divieto di comprare alcolici e tabacco.

Carta dedicata a te ma non alle mamme single: l’assurda esclusione che fa discutere

Per poter beneficiare della carta acquisti beni alimentari bisogna essere in possesso di determinati requisiti.

Come si evince dal sito del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste:

I beneficiari della misura, che non devono presentare domanda, sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data di pubblicazione del decreto:

● iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
● titolarità di una certificazione ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro“.

Ma non solo, i soggetti interessati non devono percepire altre forme di aiuto, come ad esempio il reddito di cittadinanza o la Naspi. Visti i requisiti richiesti, pertanto, saranno in molti a non poter beneficiare di tale contributo, pur rispettando il limite Isee. Tra gli esclusi si annoverano le coppie, i single e i genitori single con un solo figlio. Questo perché per ottenere la card è necessario che il nucleo famigliare sia composto da almeno tre persone.

Entrando nei dettagli, in base ai criteri di assegnazione è data priorità ai nuclei famigliari con tre componenti, di cui almeno uno sotto i 14 anni. Il tuto dando la precedenza alle famiglie con i componenti più piccoli. Spetta poi alle famiglie con tre componenti di cui almeno uno minorenne. A seguire tocca ai nuclei famigliari con tre componenti, a prescindere dall’età. Di per sé essere single o non avere figli non rappresenta un motivo di esclusione dalla misura. I soggetti in questione, però, potrebbero beneficiare della social card solamente se dovessero avanzare delle risorse. Un’ipotesi alquanto remota.