Le cartelle esattoriali rappresentano un fardello significativo che mina la tranquillità di famiglie, contribuenti e aziende. Tuttavia, a partire dal 2025, la riforma della riscossione introdurrà importanti novità che potrebbero avere un effetto favorevole per i contribuenti indebitati. In primo luogo, sarà più semplice ottenere dilazioni di pagamento anche di lunga durata, e inoltre, molte delle cartelle a carico dei soggetti indebitati potrebbero essere cancellate.

Questo cambiamento fa parte di un più ampio taglio delle cartelle esattoriali, volto a offrire vantaggi significativi sia attraverso la cancellazione di alcuni ruoli sia permettendo una pianificazione più estesa per il rientro dei debiti.

Cartelle esattoriali cancellate o con rate più leggere, novità in arrivo

La nuova riscossione che verrà implementata sarà una vera rivoluzione: dal 2025, molti più contribuenti potranno sfruttare piani di dilazione fino a dieci anni per regolarizzare i debiti fiscali. A differenza delle attuali disposizioni che limitano la dilazione a massimo 72 rate mensili, permettendo così il pagamento dei debiti in un periodo fino a sei anni, dal primo gennaio 2025 sarà possibile estendere questo periodo fino a 120 rate, ossia dieci anni.

Questa opzione sarà aperta a tutti i contribuenti, indipendentemente dalla loro situazione economica, facilitando così la procedura di rientro dei debiti maturati con gli enti pubblici.

Un rientro dei debiti più leggero per i contribuenti alle prese con la riscossione

Come anticipato, il piano di dilazione decennale con rate mensili sarà accessibile a tutti i contribuenti a partire dal 2025. Questa modifica favorisce una gestione più flessibile dei debiti maturati con gli enti pubblici, che altrimenti sarebbero diventati cartelle esattoriali. Tuttavia, si prevede che ci sarà un limite minimo di 50 euro per rata. I dettagli su come sarà implementata questa novità sono ancora in fase di definizione, poiché alcuni aspetti devono ancora essere chiariti.

Ecco il punto della situazione sui nuovi piani di dilazione delle cartelle

Si sta valutando l’introduzione di un limite di debito per poter accedere al piano di dilazione massimo, per evitare che anche i contribuenti con debiti minori, che potrebbero essere regolati in tempi più brevi, optino per dilazioni a 120 mesi.

Questo perché, considerando una rata minima di 50 euro, anche i debiti relativamente piccoli, come 7.000 euro, potrebbero essere dilazionati in maniera eccessivamente lunga.

Un cambiamento graduale per le cartelle esattoriali

Per le cartelle di importo inferiore a 120.000 euro, si prevede un passaggio graduale: dal 2025, il massimo delle rate passerebbe da 72 a 84. E, successivamente, si raggiungeranno le 120 rate, ma solo nel 2031. Questo piano di dilazione esteso a 120 rate mensili sarà inizialmente disponibile solo per chi ha ingenti somme da versare.

Annullamento delle cartelle esattoriali, ecco cosa cambia

Un’altra novità riguarda la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali non riscosse da cinque anni. Questo provvedimento è controverso, poiché da alcuni è visto come una forma di condono. Tuttavia, non si tratta di una cancellazione totale dei debiti. Ma piuttosto di un alleggerimento del carico per l’Agenzia delle Entrate Riscossione.

I debiti originari torneranno agli enti che li hanno emessi, come Regioni o Comuni, che dovranno decidere se cancellarli definitivamente o tentare una nuova riscossione. Magari attraverso nuovi dati fiscali del contribuente che potrebbero emergere in futuro.