Con un comunicato stampa pubblicato sul proprio portale, l’Associazione Nazionale dei Commercialisti denuncia l’invio da parte dell’Agenzia delle entrate di avvisi a pioggia (violazioni commesse a partire dall’anno d’imposta 2018) di irrogazioni di sanzioni destinati ai contribuenti che hanno effettuato indebite compensazioni.

Nello specifico, si tratta di sanzioni comminate a coloro i quali, pur avendo un debito iscritto a ruolo per un importo superiore a 1.500 euro, hanno compensato i propri crediti per imposte in F24.

Pur trattandosi di violazioni formali, le sanzioni da pagare sono piuttosto pesanti.

Il blocco alle compensazioni in F24

L’art.31 del DL 78/2010, regola il divieto di compensazioni in F24 in presenza di debiti iscritti a ruolo per i quali è scaduto il termine di pagamento.

La norma citata, con decorrenza dal 1° gennaio 2011, ha introdotto un divieto di compensazione in F24  dei crediti relativi alle imposte erariali in presenza di debiti iscritti a ruolo, per imposte erariali ed accessori, di ammontare superiore a 1.500 euro. Si deve trattare di debiti rispetto ai quali è scaduto il termine di pagamento.

Tale blocco  trova applicazione solo rispetto alla compensazione orizzontale. Ossia tra imposte di natura diversa tra loro (ad esempio compenso Iva con Irpef o viceversa). E non la compensazione verticale (Iva su Iva, Irpef su Irpef). Tale ultimo tipo di compensazioni rimane fattibile anche in presenza di blocco alla compensazione.

Detto ciò, in base alle indicazioni di cui alla circolare, Agenzia delle entrate,  n°4/e e 13/e del 2011:

  • il divieto di compensazione riguarda le “imposte erariali”. Ossia le imposte dirette, Irap compresa. Le addizionali ai tributi diretti, le ritenute alla fonte (se relativi alle tipologie di imposte prima richiamate), l’Iva. E anche le altre imposte indirette;
  • con esclusione dei tributi locali e dei contributi di qualsiasi natura.

Non sono soggette comunque al blocco: le compensazione di contributi e agevolazioni erogati a qualsiasi titolo sotto forma di credito d’imposta, anche se vengono indicati nella sezione “erario” del modello F24 (Fonte circolare, Agenzia delle entrate, n° 13/2011).

Il blocco alle compensazioni ha intrecci anche con la rottamazione delle cartelle.

Cartelle scadute e violazione blocco compensazioni. Cosa si rischia? In arrivo migliaia di avvisi di irrogazione sanzioni

La violazione del blocco alle compensazioni è punito con una specifica sanzione amministrativa.

In particolare, la sanzione è pari al 50% dell’importo dei debiti iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi accessori e per i quali è scaduto il termine di pagamento. Fino a concorrenza dell’ammontare indebitamente compensato. La sanzione max trova limite massimo nel 50% dell’importo compensato in violazione del suddetto blocco.

Con un comunicato stampa l’Associazione Nazionale dei Commercialisti, ANC, ha denunciato l’invio da parte dell’Agenzia delle entrate di avvisi a pioggia (violazioni commesse a partire dall’anno d’imposta 2018) di irrogazioni di sanzioni per le violazioni delle norma in esame.

La notizia degli avvisi a pioggia (a partire dall’anno d’imposta 2018) di irrogazioni di sanzioni che stanno pervenendo ai contribuenti a seguito di indebite compensazioni sui modelli F24, da parte di coloro che avevano con l’erario debiti scaduti oltre il limite previsto. La cosa crea enormi problemi e preoccupazioni soprattutto a coloro che hanno aderito alla rottamazione dei ruoli e che solo ora si vedono applicare una sanzione del 50%, a detrimento del vantaggio ottenuto con la rottamazione stessa. Anche in questo caso, per anni, nessuna richiesta è pervenuta ai contribuenti, al di là della verifica di legittimità di tali compensazioni, ed ora improvvisamente ci troviamo davanti ad un invio massivo di tali contestazioni. Ci domandiamo: qual è il motivo di tutto ciò? Davvero c’è una tale necessità di reperire risorse, per cui si arrivi a fare cassa con la richiesta di sanzioni per errori formali? Non doveva essere la priorità del Paese stanare la vera evasione? La speranza di un vero cambio di passo nel settore fiscale e tributario ancora è molto alta, ma certe operazioni ci lasciano perplessi.

Questo uno dei passaggi del comunicato stampa di ANC.

Riassumendo…

  • L’Agenzia delle entrate sta inviando migliaia di comunicazioni per violazioni del blocco alle compensazioni;
  • le sanzioni per le indebite compensazioni sono piuttosto pesanti e arrivano fino al 50% dell’importo compensato in violazione del suddetto blocco;
  • è chiaro l’intento del Fisco di voler fare cassa anche tramite la contestazione di violazioni formali.