Versare pochi contributi, oppure non versarne proprio perché ci si dedica al 100% a famiglia, figli e casa. Questo è ciò che accade a molte donne e ultimamente anche a molti uomini. In situazioni di questo genere, cosa succede con l’avanzare dell’età e con il raggiungimento dell’età pensionabile? Esiste la pensione casalinghe o c’è solo la pensione sociale?

Chi si trova senza contributi o con pochi contributi, in genere non ha altra alternativa per ottenere una rendita dall’INPS che cercare di accedere all’assegno sociale, una misura non automatica.

Bisogna infatti rientrare in determinati limiti di reddito sia individuali che cumulati con il coniuge, e devono essere redditi bassi, entro determinate soglie. Altrimenti nulla da fare.

L’INPS però offre a chi programma il futuro una soluzione che permette di ottenere la pensione casalinghe, versando in un fondo specifico chiamato proprio Fondo Casalinghe. Versando in questo fondo, sia uomini che donne privi di contributi possono guardare al futuro in modo diverso, puntando a una propria pensione che altrimenti sarebbe impossibile da ottenere.

C’è ancora la pensione per le casalinghe con 5 anni di contributi? Ecco la risposta

Il Fondo Casalinghe è ancora attivo. La prima richiesta della nostra lettrice, quindi, ha una risposta positiva. Il Fondo Casalinghe è un fondo in vigore dal primo gennaio 1997 ed è un fondo previdenziale vero e proprio, che consente di versare contributi per la pensione futura.

Come detto in premessa, è un fondo a cui possono versare tutte le persone che svolgono lavori di casalinga, senza stipendio, senza contribuzione e senza vincoli di subordinazione. L’accesso al fondo è tramite domanda da parte del diretto interessato, sia uomo che donna. Possono chiedere l’iscrizione al fondo coloro che hanno un’età compresa tra 16 e 65 anni. Quindi la nostra lettrice è perfettamente in linea dal punto di vista anagrafico.

Certo, a prima vista potrebbe sembrare che questa richiesta andava fatta qualche anno fa, perché ora diventa difficile garantirsi una pensione dignitosa, salvo versamenti ingenti a partire da adesso. Come vedremo, il calcolo della pensione con questo fondo non è certo favorevole.

Come iscriversi e versare e quali regole vanno seguite nel Fondo Casalinghe INPS

L’accesso al Fondo Casalinghe riguarda coloro che svolgono i classici lavori in famiglia non retribuiti. Tuttavia, devono essere soggetti non titolari di pensione diretta, non assunti da altre parti e non alle prese con lavori che prevedono l’obbligo di iscrizione ad altre casse previdenziali.

Gli interessati devono presentare istanza all’INPS, come chi chiede la prosecuzione volontaria dei contributi. La domanda deve essere inoltrata esclusivamente per via telematica tramite SPID, CIE o CNS, oppure chiedendo assistenza al Patronato.

Di solito, l’INPS dà immediatamente il via libera, a meno che non trovi condizioni ostative che prolungano l’attesa per l’esito dell’istruttoria. A domanda accolta, a partire dal primo giorno del mese successivo, gli interessati possono iniziare a versare usando i bollettini di conto corrente postale predisposti per il pagamento. L’importo da versare non è prestabilito ma lasciato alla libertà del diretto interessato, con un vincolo: l’importo minimo da versare per avere un mese pieno di contributi validi per la pensione, che è pari ad almeno 25,82 euro.

Pensione casalinghe: ecco i versamenti da effettuare e come funzionano

Chi versa 12 bollettini da 25,82 euro ogni mese guadagna un anno di versamenti nel fondo, utili per la pensione futura. L’importo minimo mensile va considerato per ottenere la copertura contributiva. Chi decide di versare solo di tanto in tanto, anche superando i 309,84 euro annui ottenuti con 12 bollettini da 25,82, rischia di commettere un errore.

Chi versa ogni mese per 12 mesi l’importo di 25,82 matura un anno di contributi.

E chi invece versa 400 euro tutti in un mese e non versa più nei 12 mesi dell’anno solare matura un solo mese di contributi. Il versamento di un intero anno di contribuzione è fondamentale per non rischiare di perdere il diritto alla pensione futura. Poiché per ottenere la pensione tramite il Fondo Casalinghe bisogna raggiungere almeno 5 anni di versamenti.

Una volta raggiunto questo minimo, i versamenti successivi possono essere davvero liberi. La pensione è calcolata con il sistema contributivo. Quindi si basa sull’ammontare complessivo dei contributi versati nel fondo, rivalutati al tasso di inflazione. E poi trasformati in pensione tramite i coefficienti di trasformazione.

Pensione a 57 anni con il Fondo Casalinghe, ma a 65 anni diventa più facile

Tramite il Fondo Casalinghe si può ottenere la pensione di vecchiaia, che può essere presa a 65 anni indipendentemente dal suo importo. Può essere presa a partire dai 57 anni solo se l’importo della prestazione è superiore a 640 euro circa al mese, ovvero 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale.

Sempre con almeno 5 anni di versamenti, tramite questo fondo si può ottenere anche la pensione di inabilità. Ciò accade quando il soggetto viene riconosciuto inabile a svolgere qualsiasi attività lavorativa. La pensione dal Fondo Casalinghe non è reversibile, non prevede maggiorazioni e ha tutte le limitazioni delle pensioni contributive in senso stretto.