Se avete due immobili scegliete su quale applicare la cedolare al 21% o al 26% e pagare così meno tasse. Come cantano Fausto Leali e Anna Oxa: “E lascerò ai tuoi occhi tutta una vita da guardare, ma è la tua vita e non trattarla male. Ti lascerò crescere, ti lascerò scegliere, ti lascerò, anche sbagliare, ti lascerò. Ti lascerò decidere”.

Nel corso della vita tutti quanti siamo chiamati prima o poi a compiere delle scelte. Alcune sono decisioni semplici come ad esempio cosa mangiare a cena oppure quale vestito indossare.

Altre invece possono avere una certa incidenza sulla nostra stessa esistenza. Basti pensare ai vari adempimenti fiscali a cui è bene prestare particolare attenzione onde evitare di commettere errori che potrebbero costare davvero molto caro.

Novità sulla disciplina delle locazioni brevi: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

La burocrazia è spesso così intricata che riuscire a destreggiarsi tra i suoi meandri si rivela essere una vera e propria impresa. Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate provvede puntualmente a fornire delle delucidazioni ad hoc in modo tale da semplificare la vita dei contribuenti. Proprio in tale ambito si inserisce la circolare numero 10/E datata 10 maggio 2024, attraverso la quale vengono fornite le istruzioni inerenti le ultime novità introdotte con la Legge di Bilancio sulle locazioni brevi. Entrando nei dettagli viene ricordato che le ultime disposizioni prevedono:

“un aumento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca, ora stabilita nella misura ordinaria del 26 per cento in luogo del 21 per cento, e, contestualmente, riconosce al locatore la facoltà di usufruire dell’aliquota ridotta del 21 per cento relativamente ai redditi riferiti ai contratti di locazione breve stipulati per una sola unità immobiliare per ciascun periodo d’imposta, a scelta del contribuente. L’individuazione di detta unità immobiliare dovrà avvenire nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta d’interesse. […] In altri termini, l’imposta sostitutiva nella misura del 26 per cento si ritiene dovuta relativamente ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve maturati pro-rata temporis in base all’articolo 26 del TUIR7, a partire dal 1° gennaio 2024, indipendentemente dalla data di stipula dei predetti contratti e dalla percezione dei canoni”.

Cedolare 21 o 26%, se hai due immobili scegli su quale pagare meno tasse

Entrando nei dettagli la cedolare secca con aliquota al 26% deve essere applicata a partire dal secondo immobile che si decide di dare in locazione.

Non si sono apportati cambiamenti per quanto riguarda la prima o unica unità abitativa data in affitto per cui si ha diritto all’aliquota al 21%. Nel caso in cui sono dati in locazione più immobili, il proprietario può decidere su quale unità beneficiare dell’aliquota al 21%. Tale scelta deve essere appositamente indicata in sede di dichiarazione dei redditi.

Sempre attraverso la circolare prima citata, inoltre, l’Agenzia delle Entrate rende note le novità riguardanti gli intermediari immobiliari, compresi coloro che gestiscono portali telematici di locazioni. Quest’ultimi operano come sostituti d’imposta e per questo motivo, nel momento in cui effettuano il pagamento al locatore, devono operare una ritenuta del 21% a titolo d’acconto a prescindere dal regime fiscale effettivamente adottato dal beneficiario.