Pensioni in aumento a dicembre e gennaio per effetto delle rivalutazioni 2023. Come noto, l’ultima rata di pensione del 2022 sarà erogata con un aumento del 2% per effetto dell’anticipo della rivalutazione dell’anno prossimo. Idem per la tredicesima.

Da gennaio seguiranno, poi, i ricalcoli che prevedono l’adeguamento di tutte le pensioni al tasso d’inflazione 2022. Vale a dire il 7,3% in più rispetto all’anno in corso, compresa la tredicesima mensilità

Cedolino pensione dicembre 2022

Ma di quanto aumenteranno esattamente le pensioni nel 2023? In base alla perequazione automatica, già stabilita dal decreto del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, gli assegni pensionistici saliranno del 7,3% per tutti.

Chi, però, ha già beneficiato degli anticipi nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2%, come stabilito dal decreto Aiuti bis, si vedrà riconoscere un incremento più basso. Il calcolo sarà rapportato ai soli mesi di anticipo (tre in tutto) e non all’intero anno.

Si tratta di una vasta platea di pensionati i cui limiti di reddito annuale, così come stabilito dal decreto, non superano i 35 mila euro. Per chi ha redditi superiori percepirà l’incremento pieno del 7,3%, nei limiti previsti dalla legge per le rendite d’oro e d’argento. Chi infatti percepisce pensioni sopra una certa soglia, però, non godrà della piena perequazione automatica. La legge fissa i seguenti limiti:

  • fino a 4 volte il minimo rivalutazione al 100%;
  • fra quattro e cinque volte il minimo rivalutazione al 90%;
  • sopra cinque volte il minimo rivalutazione del 75%.

Gli aumenti di gennaio 2023

Sicché a gennaio scatteranno sulle pensioni gli aumenti previsti in base al tasso d’inflazione 2022. Ma quanto esattamente spetterà in più al pensionato medio? Posto che l’assegno medio mensile sia intorno ai 1.300 euro lordi, l’incremento sarà di 95 euro al mese. Su base annua è di 1.235 euro, tredicesima compresa.

Parte dei soldi, però, sono stati anticipati in base al decreto Aiuti bis a ottobre, novembre e a dicembre 2022 nella misura del 2%.

Quindi quanto resterà da prendere a gennaio? Il conto è abbastanza semplice, basta sottrarre ai 1.235 euro di cui sopra gli anticipi già erogati. Cioè circa 83 euro, compreso la tredicesima.

A conti fatti l’aumento della pensione (perequazione) per chi rientra nella fascia di reddito di 35 mila euro all’anno sarà quindi di 1.152 euro all’anno, cioè circa 88 euro al mese (anziché 95). Per tutti gli altri che non hanno percepito anticipi nel 2022, gli aumenti saranno invece pieni.