A che serve e come accedere al certificato di pensione 2024? Come canta Marco Mengoni con il brano In un giorno qualunque: “Forse serve un po’ di tempo, io credo, spero, penso, sento. Voglio essere importante, per te e non per la gente”. Ognuno di noi ha le proprie priorità.

Non si può dare per scontato che qualcosa che è importante per noi lo sia anche per gli altri e viceversa. Ne è un chiaro esempio il certificato di pensione che, come è facile intuire, non serve a coloro che sono ancora in età lavorativa.

Si tratta, invece, di un documento particolarmente importante per chi già usufruisce del trattamento pensionistico.

Certificato di pensione 2024, a che serve: i chiarimenti dell’Inps

Sul sito dell’Inps è finalmente disponibile il modello ObisM 2024, ovvero il certificato di pensione per tutti i titolari di trattamento, compresi coloro che appartengono alla gestione ex Inpgi 1 che dal 1° luglio 2022 è confluita all’Inps. Tale certificato è pubblicato ogni anno tenendo conto delle rivalutazioni.

In particolare, per quanto concerne l’anno in corso, si registra un aumento degli assegni pari al 5,4% come risultato dell’adeguamento al costo della vita. Entrando nei dettagli, attraverso il messaggio numero 1772 del 9 maggio, vengono illustrate le novità del 2024, come ad esempio il fatto che il certificato di pensione sia stato implementato con le informazioni inerenti le seguenti novità:

“- incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo (art. 1, comma 310, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 – legge di Bilancio 2023) riconosciuto, per il 2024, nella misura del 2,7% senza distinzione di età del percipiente, ai titolari di un trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento di importo inferiore o pari al trattamento minimo per ciascuna delle mensilità fino a dicembre 2024, compresa la tredicesima mensilità […]
pensione anticipata flessibile (art. 1, comma 283, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 – legge di Bilancio 2023), riconosciuta in via sperimentale per l’anno 2023, al raggiungimento di un’età anagrafica di 62 anni e un’anzianità contributiva di almeno 41 anni e perfezionamento dei requisiti entro il 31 dicembre 2023;
applicazione del nuovo sistema di calcolo per scaglioni e aliquote ai fini IRPEF, di cui al decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216″.

Come accedere al modello ObisM

Il modello ObisM presenta informazioni sulle eventuali detrazioni di imposta e l’importo mensile lordo della rata di gennaio e della tredicesima.

Ma non solo, fornisce dettagli su eventuali ulteriori due mensilità nel caso in cui si verifichino delle variazioni nelle condizioni che contribuiscono a determinare gli importi e il valore delle singole trattenute fiscali.

Per consultare tale certificato bisogna accedere al “Fascicolo previdenziale del cittadino” disponibile sul sito dell’Inps. A tal fine è possibile utilizzare le credenziali Spid di secondo livello, Carta di Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi e IDAS. Ovvero electronic IDentification Authentication and Signature. I residenti all’estero, che non hanno un documento di riconoscimento italiano e che sono pertanto impossibilitati a richiedere lo Spid, possono accedere all’area riservata tramite il PIN dispositivo appositamente rilasciato dall’Inps.