Il Bonus 500 euro Computer, tablet è internet è finalmente diventato Legge. Il Decreto Ministeriale è stato pubblicato in gazzetta ufficiale giovedì 1° ottobre 2020.
A seguito della pubblicazione del Decreto, infratel italia S.P.A. (la società del Ministero dello Sviluppo Economico chiamata a gestire questa misura) ha rilasciato il manuale operativo che definisce la procedura per l’attuazione del bonus 500 euro, nonché una serie di FAQ utili per capire le modalità di erogazione dello stesso Voucher.
Bonus 500 euro computer, tablet e internet
Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico: “piano voucher sulle famiglie a basso reddito”, pubblicato in gazzetta ufficiale il primo ottobre 2020, regola solamente il bonus 500 euro spettante alle famiglie con Isee inferiore a 2.000 euro.
Lo stesso articolo 3 del Decreto sopra citato regola l’ambito soggettivo della misura. In particolare:
“Alle famiglie con ISEE inferiore ai 20.000 euro è riconosciuto un contributo massimo di 500 euro, sotto forma di sconto, sul prezzo di vendita dei canoni di connessione ad internet in banda ultra larga per un periodo di almeno dodici mesi e, ove presenti, dei relativi servizi di attivazione, nonché per la fornitura dei relativi dispositivi elettronici (CPE) e di un tablet o un personal computer”.
Ci si chiede, a questo punto, che fine hanno fatto le altre due misure del bonus, ossia quelle che prevedono un voucher fino a 300 euro per le famiglie con Isee inferiore a 50.000 euro e fino a 2.000 euro per le imprese?
La risposta è stata data dalla stessa Infratel Italia SPA, nelle FAQ “Piano Voucher Fase I”.
Piano Voucher Fase I – FAQ
Le faq del bonus 500 euro fanno emergere l’esistenza di una fase 1 e di una fase 2 dello stesso bonus.
In particolare, quello regalato dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico sopra citato riguarda solamente la fase 1 della misura.
Per quanto riguarda il bonus per famiglie con ISEE superiore a 20.000 e per le imprese, spiega Infratel Italia, è in preparazione una nuova misura, cosiddetta “Voucher di fase II”, la quale, appunto, avrà lo scopo di regolare queste 2 ulteriori fattispecie del provvedimento.
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