La pensione anticipata sarà sempre più un rebus con la fine di quota 100. Ma fra le varie opportunità per lasciare presto il lavoro, avendo maturato meno di trenta anni di contributi, ce n’è una che sarà valida anche nel 2022.

Si tratta di Ape Sociale donne, detta anche Ape rosa. L’anticipo pensionistico non sarà toccato dalla riforma pensioni 2022 e, anzi, sarà potenziato per quanto riguarda la platea dei lavoratori usuranti che potranno fruire della pensione anticipata.

Pensione anticipata con meno di 30 anni di contributi

L’Ape Sociale, come noto, non è una vera e propria pensione anticipata.

Si tratta di una indennità mensile che viene erogata a domanda dell’interessato fino al raggiungimento dell’età pensionabile nel rispetto di determinati requisiti di legge.

Per ottenere Ape Sociale bisogna aver compiuto almeno 63 anni di età e possedere almeno 30 anni di versamenti contributivi. Requisito quest’ultimo che sale a 36 se si tratta di lavoratori usuranti. Bisogna inoltre trovarsi in almeno una delle seguenti situazioni di disagio:

  • essere in stato di disoccupazione;
  • assistere da almeno sei mesi il coniuge, la persona con cui è contratta l’unione civile o un parente di primo grado convivente (genitori o figli) con handicap in situazione di gravità;
  • essere riconosciuto invalido dalle commissioni di invalidità civile almeno al 74%;
  • svolgere da almeno 6 anni in via continuativa una o più attività gravose.

L’assegno è calcolato allo stesso modo della pensione anticipata, ma non può superare i 1.500 euro mensili

Lo sconto per le donne

Ma come si può accedere ad Ape Sociale con meno di 30 anni di contributi? La legge riserva alle donne la possibilità di ottenere uno sconto di 6 mesi sull’anzianità contributiva per ogni figlio. Il limite massimo è di 4 figli.

In tutto, quindi, si può arrivare a 2 anni di sconto della pensione anticipata sul requisito contributivo. Il che consente alle donne di accedere ad Ape Sociale con 28 anni di contributi versati.

Lo stesso calcolo può essere fatto se la lavoratrice appartiene alla categoria dei lavori usuranti. Ma in questo caso lo sconto parte dai 36 anni e quindi si può arrivare al massimo a 34. Soglia che si incrocia più o meno con quella prevista per Opzione Donna e che prevede l’uscita dal lavoro a 58 anni (59 per le autonome) con 35 anni di contributi.