L’ISEE è la certificazione utile a ottenere prestazioni, bonus e agevolazioni per le famiglie italiane. Infatti dal reddito di cittadinanza al bonus sociale sulle bollette dell’energia elettrica o del gas, dal bonus trasporti al futuro assegno di inclusione, sono tantissime le misure che prevedono l’ISEE tra la documentazione necessaria.

A volte l’ISEE non è necessario per ottenere la prestazione desiderata, ma diventa fondamentale per quantificare ciò che un contribuente può prendere.

Per esempio, l’assegno unico ha nell’ISEE il certificato utile a quantificare i soldi che l’INPS eroga alla famiglia interessata mese per mese.

L’ISEE dura fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), che è l’autocertificazione che il richiedente l’ISEE deve presentare. Ma se dopo aver ottenuto l’ISEE nasce un nuovo figlio cosa bisogna fare?

“Buonasera, sono Liliana e sono diventata madre del mio secondo figlio. Sono stata al mio Comune per chiedere l’assegno di maternità e mi hanno detto di rinnovare l’ISEE. Ma io ho un ISEE in corso di validità che mi scade il 31 dicembre 2023. Dal momento che il mio ISEE fa riferimento al 2021 come reddito e patrimonio, io cosa devo rinnovare? Nel 2021 non era ancora nato il mio secondo figlio. ma al Comune mi dicono che nell’ISEE devo indicare il codice fiscale del neonato. Ho quello provvisorio dell’Agenzia delle Entrate. Ma non so come fare. Premetto che l’ISEE a febbraio l’ho fatto da sola con il mio SPID. Mi spiegate la procedura da seguire?”

Come aggiungere un nuovo figlio nell’ISEE dell’anno di nascita

L’ISEE ha validità per l’intero anno in cui viene presentata la DSU, salvo casi di cambiamento del nucleo familiare per lieti eventi o per decessi. Perché se a cambiare sono le situazioni reddituali o patrimoniali della famiglia, a scelta dei diretti interessati si può optare per l’ISEE corrente.

Detto ciò, nel caso della nostra lettrice, nell’ISEE 2023 va inserito il nuovo nato. E non fa nulla il fatto che l’ISEE attualmente in corso di validità, fa riferimento al 2021 come anno di produzione di redditi e patrimoni del nucleo familiare.

Infatti il neonato deve essere inserito nell’ISEE a prescindere dalla prestazione richiesta. Che potrebbe essere l’assegno unico e universale sui figli a carico sotto i 21 anni di età, ma che potrebbe essere, come per la nostra lettrice, l’assegno di maternità dei Comuni.

In effetti il Comune di residenza della lettrice ha fatto bene a chiedere l’ISEE aggiornato per poter concedere il benefit previsto dalla misura. Perché l’assegno di maternità dei Comuni, erogato a madri che non hanno altra copertura assicurativa da maternità (disoccupate, casalinghe o inoccupate), è basato sull’ISEE del nucleo familiare.

La durata dell’ISEE e l’anno di riferimento dei redditi e del patrimonio della famiglia

Anche se appena rinnovato con l’aggiunta del nuovo figlio, l’ISEE continuerà ad avere durata fino al 31 dicembre 2023. Poi scadrà e andrà rifatto a gennaio. Cambiando l’anno di riferimento di redditi e patrimoni che dal 2021 passeranno al 2022. Ma non cambiando il nucleo familiare che per la nostra lettrice resterà quello odierno, cioè con lei, i due figli di cui ci ha parlato ed eventualmente il coniuge.

Per aggiornare tutto da soli, tramite lo SPID, la procedura è semplice. Anche perché non ci sono alternative visto che rivolgendosi ad un CAF, ad un commercialista o al Patronato, la correzione in rettifica non si può fare. Infatti avendo presentato la prima DSU ad inizio anno tramite SPID, la rettifica segue la stessa obbligatoria via del Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Ciò non vieta a chi è interessato da una variazione di questo genere, di provvedervi tramite professionisti abilitati. Ma in questo caso significa rifare completamente da capo la DSU, con tutti i documenti da presentare al CAF, a partire da giacenze medie e saldi di conti correnti e altre dotazioni bancarie.

La procedura passo a passo, ecco come fare ad aggiungere una persona nella DSU

Il primo passo è sempre l’autenticazione tramite SPID. Infatti bisogna accedere all’area riservata del sito INPS. Poi bisogna mettere nel motore di ricerca le parole “ISEE precompilato” e cliccare su cerca. Si apriranno le varie opzioni e si deve scegliere la prima, accedendo al servizio come privato cittadino. Dopo questo passaggio, ecco aprirsi la scheda relativa alla propria DSU come consultazione. Rettifica ISEE è la scelta che l’interessato deve fare. Nella rettifica bisogna cliccare su aggiungi nuovo componente ed il gioco è fatto.

Nello stretto giro di una trentina di minuti la rettifica dell’ISEE potrà essere completata. Confermando i dati dei soggetti già presenti nel nucleo familiare relativi all’anno di riferimento della DSU. Il nuovo nato invece verrà inserito solo come soggetto aggiuntivo, ma non avendo pregresso nell’anno a cui la DSU fa riferimento, non sarà necessario confermare nulla.