Per beneficiare del bonus mobili sugli elettrodomestici è fondamentale prestare attenzione all’etichetta energetica. Quest’ultima classifica gli apparecchi su una scala che va dalla A fino alla G a seconda della quantità di energia consumata. Aiuta in questo modo le famiglie a risparmiare, poiché grazie a questo documento è possibile scegliere i dispositivi che impattano meno sul costo finale della bolletta.

Come canta Mina con il brano Il tuo arredamento: “La camera da letto ampia è un gran respiro d’aria, con i mobili tuoi bassi facili da spolverare, solo qualche oggetto da spostare”.

Ogni casa, in effetti, è diversa dalle altre. Questo è più che normale, poiché ognuno di noi ha i propri gusti e necessità. Non sempre, però, si dispone di tutto ciò che si desidera. Per entrare in possesso dei vari mobili e dispositivi, infatti, bisogna sborsare necessariamente del denaro. Non tutti purtroppo hanno abbastanza soldi per realizzare i propri desideri. Proprio in tale ambito giungono fortunatamente in aiuto le varie agevolazioni messe in campo dal governo, come il bonus mobili.

Come leggere l’etichetta energetica per non perdere il bonus mobili sugli elettrodomestici

Come spiegato dalla stessa Agenzia delle Entrate sul proprio sito ufficiale, grazie al bonus mobili è possibile:

“usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione spetta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024 e può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni”.

Per non rischiare di perdere tale agevolazione, pertanto, è fondamentale prestare attenzione alla classe energetica degli elettrodomestici di interesse.

Soltanto se non inferiori a quelle poc’anzi citate, infatti, è possibile accedere al bonus mobili. In caso contrario non si ha alcun diritto.

La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un valore complessivo non superiore a otto mila euro per il 2023 e a cinque mila euro per il 2024. Tale limite di spesa si riferisce a ogni unità abitativa oggetto di ristrutturazione. Ne consegue che se una persona svolge degli interventi su più unità immobiliari ha diritto a tale bonus per ognuna di esse. Il tutto a patto di acquistare mobili ed elettrodomestici che rientrano nell’agevolazione.

Acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica: come funziona

Soffermandosi sui grandi elettrodomestici, sempre sul sito dell’Agenzia delle Entrate è sottolineato che:

“L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica. Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento”.

Si ricorda che è possibile considerare anche le spese per il trasporto e il montaggio, a patto che vengano sostenute con le modalità di pagamento richieste per beneficiare della detrazione, ovvero bonifico, carta di credito o carta di debito.