Come passare dal referente unico ai permessi condivisi se si aveva già la 104

Per i permessi 104 è eliminata la figura del referente unico. Quindi, ora più assistenti per uno stesso soggetto disabile
2 anni fa
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Con l’abolizione del c.d. referente unico nei permessi 104, non cambiano le modalità di domanda per l’accesso al beneficio. L’INPS dovrà ancora diramare le istruzioni operative che recepiranno la novità. Probabile che chi ha già fatto domanda non dovrà ripresentarla. Dovrebbero, invece, fare richiesta gli altri familiari che vorranno aggiungersi come assistenti al familiare disabile.

Per comprendere la portata di quanto appena affermato, occorre ricostruire la cosa.

Cosa sono i permessi 104

I permessi 104 rappresentano la possibilità di assentarsi dal lavoro (per tre giorni al mese frazionabili anche in ore e retribuiti) per dare assistenza ad un proprio familiare disabile.

Attenzione, però, a cosa fare e non fare durante i permessi 104.

Possono essere richiesti dai seguenti soggetti:

  • i genitori, anche adottivi o affidatari
  • il coniuge
  • la parte dell’unione civile
  • il convivente di fatto
  • i parenti o agli affini entro il secondo grado.

Possono essere usufruiti anche da parenti o affini di terzo grado soltanto qualora uno dei genitori o il coniuge o la parte dell’unione civile o il convivente di fatto, abbiano compiuto 65 anni, siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Può chiedere permessi 104 anche il disabile per se stesso, ad esempio perché in alcuni giorni del mese ha necessità di terapie, ecc.

Il referente unico

Dal 13 agosto 2022 sparisce la figura del referente unico. In pratica prima di questa novità, la regola prevedeva che per uno stesso soggetto disabile, i permessi 104 potevano essere goduto da un solo familiare tra quelli sopra indicati.

Facevano eccezione a questa regola i genitori, anche adottivi, di figli disabili in situazione di gravità. Ad essi era riconosciuta la possibilità di godere dei permessi 104 per lo stesso figlio anche alternativamente tra di loro, fermo restando che nel giorno in cui un genitore ne fruiva, l’altro non poteva goderne.

L’art.3, comma 1, lettera b), n. 2), del decreto legislativo n. 105/2022 ha eliminato questo principio del “referente unico dell’assistenza”. Quindi, dal 13 agosto 2022, fermo restando il limite complessivo di tre giorni al mese (frazionabili anche in ore), per l’assistenza ad uno stesso soggetto disabile, il diritto a godere dei permessi 104 può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto.

Il godimento è però sempre alternativo tra loro (nel senso che se in un giorno ne gode uno non può goderne anche l’altro in quella medesima giornata).

La domanda permessi 104 dopo l’eliminazione del referente unico

L’INPS, nel Messaggio n. 3096 del 5 agosto 2022, indica che sarà emanata una futura circolare con tutte le istruzioni operative. Nel frattempo, ricorda che la domanda per i permessi 104 continua a doversi fare tramite le consuete modalità. Quindi:

  • direttamente online sul sito INPS (bisogna autenticarsi con SPID, CIE o CNS)
  • oppure tramite enti di patronato o associazione di categoria dei disabili (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Se, pertanto, ad esempio, il marito ha già fatto domanda per permessi 104 al fine di assistere la moglie disabile, laddove anche il genitore di quest’ultima volesse aggiungersi è necessario che quest’ultimo a sua volta faccia domanda con una delle predette modalità.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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