Si chiamano semiconduttori, e sono piccoli apparati elettronici che ormai servono a macchia d’olio per la stragrande maggioranza dei prodotti in commercio. I microchip servono per i computer, per gli smartphone, i tablet, le moderne Smart TV e anche sulle auto e le moto. L’argomento è diventato caldo ormai da mesi, perché è proprio la crisi di questi microchip ad aver prodotto difficoltà in diversi settori industriali. La maggior parte delle case produttrici di auto, moto e di beni tecnologici, si approvvigionavano di questi materiali direttamente da Cina, Corea e Taiwan.

Dalla carenza delle materie prime e dalle difficoltà a produrre microchip in questi Paesi, in Europa come in America, si è abbattuta la grave crisi dei semi conduttori. Fabbriche chiuse e lavoratori in cassa integrazione a ritmi costanti, ordini inevasi e magazzini vuoti sono all’ordine del giorno. Il problema aggiuntivo è che i microchip servono anche per alcuni documenti molto diffusi oggi, come le carte di credito, le tessere sanitarie e le carte di identità elettroniche.

“Ho da pochi giorni ricevuto a casa come sempre la mia nuova tessera sanitaria. La vecchia infatti mi è scaduta il 31 luglio scorso. Ho notato però che la nuova tessera sanitaria è priva di microchip. Manca quel quadratino dorato che pare fosse utile per numerose attività. Premetto che io ho usato la tessera sanitaria come carta nazionale dei servizi per avere accesso al sito dell’Inps spesso, oppure a quello dell’Agenzia delle Entrate. Oltretutto la tessera sanitaria la utilizzo per acquisti in farmacia o per l’accesso alle isole ecologiche per gettare rifiuti particolari. Hanno eliminato questo microchip? Non serve più o c’è un errore da parte dell’Agenzia delle Entrate?”

Perché la nuova tessera sanitaria è senza microchip

Ciò che mette in luce la nostra lettrice non è un problema e non c’è nessun errore da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Tutto parte della crisi dei microchip che per esempio gli operai degli stabilimenti Stellantis in Italia conoscono bene. Infatti l’anno 2022 sarà ricordato anche per le continue chiusure degli stabilimenti e dei continui richiami alla cassa integrazione per via proprio della carenza di questi semiconduttori. Inevitabile che anche lo Stato subisse il contraccolpo, anche perché come dicevamo i microchip ormai sono di larga diffusione. Per ovviare alla carenza di questi microchip l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a mandare a casa delle persone che avevano la tessera sanitaria scaduta, il nuovo documento del tutto simile alle tessere di una volta, cioè prive del microchip.

La tessera sanitaria senza microchip e cosa cambia

La tessera sanitaria ha raggiunto livelli di utilizzo elevati in diversi campi, come ci spiega la nostra lettrice. In alcune Regioni anche il semplice accesso all’isola ecologica necessita della tessera sanitaria con microchip. E poi naturalmente ci sono gli utilizzi canonici cioè quelli relativi alle possibilità di accesso ai siti delle pubbliche amministrazioni o quello relativo all’acquisto di farmaci o a visite e analisi presso strutture sanitarie pubbliche. Ciò che appare chiaro è che questa carenza dei semiconduttori si protrarrà ancora nel tempo e potrebbe portare alle stesse problematiche anche in altri settori. Ipotizzare problemi anche in settori come possono essere quello bancario non è esagerato. Potrebbero sopraggiungere difficoltà a consegnare ai clienti carte di credito o carte bancomat alla loro scadenza. Infatti anche per loro potrebbe abbattersi il problema della carenza dei semiconduttori.

Come prolungare la validità di una tessera sanitaria scaduta

Il problema della tessera sanitaria non si manifesta perché lo Stato ha pensato bene di produrre una soluzione tampone. Infatti viene estesa la validità della vecchia tessera sanitaria col microchip. In pratica, per quanto concerne l’utilizzo obbligatorio del microchip sulla tessera sanitaria gli utenti non subiranno danni.

Per alcune esigenze dei possessori, potrà essere utilizzata ancora la vecchia. In pratica due tessere sanitarie valide, una con l’effettiva scadenza anche se priva di microchip, l’altra utilizzabile anche se è scaduta. Ma deve provvedere autonomamente il titolare della tessera sanitaria. Perché estendere la validità della tessera sanitaria è un adempimento che deve produrre il diretto interessato.

La procedura e cosa fare per il rinnovo

Collegandosi al sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate infatti, l’utente dovrà autenticarsi con i codici PIN e PUK della tessera sanitaria. Sul portale tessera sanitaria bisognerà scaricare l’applicazione utile ad estendere la validità della tessera. Si potrà protrarre questa validità fino al 31 dicembre 2023. Necessaria la sigla di identificazione della tessera sanitaria, ricavabile vicino al microchip dello stesso documento scaduto. Collegando la tessera al PC con un lettore di Smart card, con i codici PIN e PUK l’operazione è abbastanza intuitiva. E permetterà di avere la tessera sanitaria perfettamente funzionante anche se scaduta.