È allarme rosso per quanto riguarda la spesa che i cittadini italiani dovranno iniziare a sostenere in maniera cospicua con l’arrivo dell’autunno. Parliamo naturalmente delle spese del riscaldamento. Con l’aumento del costo della principale materia utilizzata per riscaldare gli ambienti domestici, cioè il gas, la situazione si è aggravata. E visti gli scenari futuri provenienti dal problema della guerra in Ucraina, non mancano gli italiani che cominciano a guardarsi intorno, cioè a cercare alternative. Così come lo Stato cerca alternative nella fornitura del gas, così le famiglie cercano alternative al risparmio per non restare al freddo in inverno.

 

“Buonasera, inizio ad avere un certo stato di angoscia e paura per quando concerne l’arrivo del freddo. Si legge in giro che il prezzo del gas lieviterà e per le famiglie sarà un vero salasso. Pare che si parli di aumenti record, ancora maggiori di quelli che abbiamo subito già sulla corrente elettrica per esempio. Già stento ad arrivare a fine mese, ed ho paura di non riuscire a pagare le bollette. Tra l’altro leggo che anche legna, pellet e altre fonti di riscaldamento sono in aumento. Pare però che esistono strumenti che possono fare al caso di chi vuole risparmiare.” 

Alternative al gas, anche pellet e legna in aumento  

Non c’era bisogno di questa crisi energetica, economica e di inflazione. E forse nemmeno l’incremento esponenziale del costo del gas. Per sottolineare come legna e pellet producono un dischetto di risparmio per chi ha necessità di riscaldare gli ambienti di casa, ciò che sta accadendo è superfluo. In generale il pellet, insieme alla legna da ardere, hanno sempre consentito un concreto risparmio rispetto all’utilizzo del gas metano ad uso abitativo. Ultimamente però anche il prezzo di queste materie sta salendo. Lo dimostrano eloquenti dati statistici che dimostrano come il prossimo inverno riscaldare casa costerà molto di più di prima.

 

Cosa sta accadendo a legna e pellet dal punto di vista del costo 

L’inverno scorso la legna era pagata intorno a 10 euro al quintale, con picchi da 12 euro. In vista dell’arrivo della nuova stagione invernale invece il prezzo della legna è schizzato, arrivando in alcuni casi anche a 20 euro a quintale. Oggi trovare legna sotto i 18 euro a quintale è piuttosto difficile. Ancora più netto l’aumento di uno dei prodotti più diffusi oggi, che ha sempre unito al risparmio, la tutela dell’ambiente, cioè il pellet. Sempre rispetto alla stagione invernale 2021, un sacco da 15 kg di pellet è passato dal costare massimo 5 euro, a costare anche intorno ai 13 o 14 euro. Se ne sono accorti i consumatori che in questi giorni stanno iniziando a fare scorta di questi prodotti in vista dell’arrivo dei primi freddi. 

Risparmiare è diventato sempre più difficile per riscaldare casa 

Un quadro preciso su quale sia il prodotto migliore per riscaldare casa risparmiando di più non può essere fatto. Molto dipende infatti da come i riscaldamenti vengono utilizzati, dalla tipologia di casa, dagli infissi ed altri fattori differenti da caso a caso. In linea di massima si possono trovare però degli studi scientifici più o meno attendibili che mettono in luce alcune particolarità poco note, ma su cui si può contare per verificare il rapporto costo beneficio di ogni singola materia prima. Allo stato attuale delle cose il gas continua ad essere il prodotto meno economico da poter utilizzare. Pare infatti che secondo AIEA (Associazione Italiana Energie Agroforestali), rispetto al gas, la legna porterebbe ad un risparmio di 900 euro all’anno per le famiglie che devono riscaldare una casa delle dimensioni di circa 100 metri quadrati. Risparmio anche con il pellet, ma in questo caso “solo” di 700 euro.

  

Cosa cambia con nuovi metodi per riscaldare casa, dagli impianti a biomassa a quelli a pavimento 

Come dicevamo ogni caso è a sé stante e quindi bisogna capire bene cosa fare. Caldaie elettriche, o i nuovi riscaldamenti a pavimento con le serpentine, possono essere una soluzione. Ma anche l’energia elettrica ha avuto un incremento dei costi non certo di bassorilievo. E pare che con un riscaldamento di questo tipo, il costo rispetto al gas sia maggiore. Per questo le famiglie cercano alternative che passano magari dai pannelli solari, dalle caldaie a biomassa. Questo nonostante tutte le difficoltà che queste installazioni prevedono. Gli scenari quindi non sono positivi in vista della stagione fredda. Da qualsiasi angolazione si guarda, la corsa al risparmio non è per niente semplice soprattutto perché gli aumenti di cui tanto si parla per il gas, possono estendersi anche a tutti gli altri metodi per stare al caldo in casa.