Quando si affronta la perdita di una persona cara, oltre al dolore emotivo, si devono sostenere numerose spese per le onoranze funebri. In Italia, è possibile ottenere una detrazione fiscale su queste spese.

Comprendere le regole e i requisiti per la detrazione è essenziale per poter usufruire di questo beneficio fiscale. Assicurarsi che tutte le spese siano documentate correttamente e che i pagamenti siano effettuati tramite metodi tracciabili è fondamentale per evitare problemi con la dichiarazione dei redditi. Seguendo questi consigli, sarà possibile ottenere lo sgravio fiscale sulle spese funebri, alleviando così una parte del carico finanziario in un momento già difficile.

Spese ammesse ed escluse

Andando nel dettaglio, la legge italiana consente di detrarre dall’imposta lorda un importo pari al 19% delle spese funebri sostenute per la morte di una persona, indipendentemente dal legame di parentela con il defunto. Questo significa che non è necessario essere un parente stretto per beneficiare della detrazione.

Le spese funebri devono essere correlate all’evento della morte e non possono essere sostenute anticipatamente. Ad esempio, l’acquisto di un loculo prima della morte non è considerato una spesa detraibile. Sono incluse nella detrazione tutte le spese relative alle onoranze, al trasporto e alla sepoltura.

È possibile detrarre anche le spese funebri sostenute fuori dall’Italia, purché la documentazione originale sia accompagnata da una traduzione giurata in italiano. Non è necessaria la traduzione se i documenti sono redatti in inglese, francese, tedesco o spagnolo, poiché in questo caso può essere effettuata e firmata dal contribuente stesso. Per i residenti in Friuli Venezia Giulia appartenenti alla minoranza slovena, la documentazione in sloveno non richiede traduzione.

Detrazione spese funebri: modalità di pagamento e tracciabilità

Dal 2020, per poter beneficiare della detrazione, è necessario che il pagamento delle spese funebri avvenga tramite metodi tracciabili, come bonifici bancari o postali, carte di credito o debito, PagoPA e altri sistemi simili.

Questo requisito è fondamentale per garantire la trasparenza e la tracciabilità delle transazioni.

Per dimostrare l’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili, è necessario annotare sul documento di spesa (lo deve fare l’impresa di onoranze funebri che emette il documento). In alternativa, può essere presentata una prova cartacea della transazione, come la ricevuta del pagamento con carta, una copia dell’assegno, la ricevuta del bonifico, ecc.

Come avere la detrazione spese funebri in dichiarazione redditi

La detrazione spese funebri è per cassa. Quindi, nella Dichiarazione Redditi 2024 (anno d’imposta 2023) si detraggono le spese funebri “pagate” nel 2023 (c.d. principio di cassa).

L’indicazione in dichiarazione avviene al rigo E8/E10 (se si presenta il 730) ovvero al rigo RP8/RP13. In entrambi i casi si utilizza il codice 14. Le spese funebri da indicare ai citati righi devono includere anche quelle indicate nella CU 2024 (punti da 341 a 352) con il codice 14. Questo assicura che tutte le spese correlate siano correttamente contabilizzate e detraibili.

La detrazione è concessa fino a un massimo di 1.550 euro per ciascun decesso. Questo limite non si applica all’anno fiscale ma è specifico per ogni evento di morte. Quindi, se ad esempio, nel 2023 sono state pagate due fatture per due decessi diversi, ognuna di 2.000 euro, il contribuente potrà godere della detrazione su 3.000 euro complessivi, ossia 1.500 euro per ognuna delle due fatture.

Se le spese funebri sono sostenute da persone diverse dall’intestatario della fattura, per poter usufruire della detrazione è necessario che sul documento originale di spesa sia riportata una dichiarazione di ripartizione delle spese, firmata anche dall’intestatario del documento.

Riassumendo…

  • detrazione del 19% per spese funebri, indipendentemente dal legame di parentela con il defunto
  • le spese devono essere attuali, escludendo acquisti anticipati come loculi
  • detraibili anche spese funebri all’estero con documentazione tradotta
  • pagamenti devono essere tracciabili: bonifici, carte, PagoPA, ecc.
  • limite di spesa: 1.550 euro per decesso, non per anno fiscale.