L’adozione di fonti energetiche alternative alle risorse tradizionali è da tempo incentivata attraverso vari benefici fiscali. Tra questi incentivi, l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica è uno degli ambiti più rilevanti.

Tali impianti non solo aiutano a ridurre la dipendenza da fonti energetiche convenzionali, ma possono anche generare un eccesso di energia rispetto al fabbisogno quotidiano del proprietario. Questo surplus energetico può essere gestito attraverso due principali modalità: lo scambio sul posto o la vendita diretta.

Da ciò, può generarsi un compenso.

Detto compensi da impianto fotovoltaico devono andare nel 730 di chi lo riceve?

Compensi da fotovoltaico solo quando c’è vendita

Chi decide di installare un impianto fotovoltaico può usufruire di varie detrazioni fiscali come l’ecobonus o il bonus 110%. Questi incentivi hanno lo scopo di ridurre l’investimento iniziale e rendere più accessibile la transizione verso l’energia sostenibile. Tuttavia, un aspetto importante riguarda la gestione dell’energia prodotta in eccesso, che può portare a ulteriori benefici economici.

Quando un impianto fotovoltaico produce più energia di quanta ne sia necessaria per il consumo quotidiano, il proprietario ha due opzioni per utilizzare questo surplus: il servizio di scambio sul posto o la vendita diretta dell’energia.

  • scambio sul posto: il servizio di scambio sul posto funziona come una sorta di baratto energetico. L’energia eccedente viene immessa nuovamente nella rete elettrica, generando un credito energetico per il proprietario dell’impianto. Questo credito può essere utilizzato per compensare future esigenze energetiche, evitando così uno scambio monetario diretto. In sostanza, il proprietario dell’impianto non riceve denaro, ma beneficia di una riduzione del costo energetico futuro;
  • vendita dell’energia eccedente: diversamente, la vendita dell’energia eccedente comporta una transazione monetaria. L’energia prodotta in surplus viene venduta al gestore della rete, il quale corrisponde un compenso al proprietario dell’impianto. È in questo contesto che emergono compensi da fotovoltaico e l’importanza di dichiarare tali introiti nella propria dichiarazione dei redditi.

L’indicazione in dichiarazione redditi

Quando si opta per la vendita dell’energia eccedente, i compensi da impianto fotovoltaico devono essere riportato nella dichiarazione dei redditi.

Secondo l’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 46/E del 2007), i proventi derivanti da tale vendita sono considerati “redditi diversi”, ovvero redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente. Questo significa che tali compensi devono essere dichiarati come tali nel modello 730 o nel Modello Redditi.

Per chi presenta il Modello 730, i proventi devono essere riportati al rigo D5, mentre per chi utilizza il Modello Redditi, devono essere indicati al rigo RL14. La dichiarazione segue il criterio di cassa, quindi nel Modello 730/2024 devono essere dichiarati i compensi da fotovoltaico ricevuti nel 2023. È il gestore della rete che rilascia al contribuente una certificazione attestante il compenso incassato nell’anno fiscale di riferimento.

Compensi da fotovoltaico: conclusioni

L’incentivazione fiscale per l’installazione di impianti fotovoltaici rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità energetica. Oltre ai benefici ambientali, i proprietari di tali impianti possono trarre vantaggio economico dalla gestione dell’energia eccedente, sia attraverso lo scambio sul posto che la vendita diretta.

Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli delle implicazioni fiscali derivanti dalla vendita dell’energia in eccesso. Dichiarare correttamente i compensi da impianto fotovoltaico nella dichiarazione dei redditi è un obbligo previsto dalla normativa vigente. In questo modo, si può evitare di incorrere in sanzioni e, al contempo, beneficiare pienamente dei vantaggi economici offerti dall’impianto fotovoltaico.

La gestione oculata dell’energia prodotta e dei relativi compensi non solo contribuisce a un ritorno economico dell’investimento iniziale, ma promuove anche un comportamento responsabile e sostenibile nei confronti dell’ambiente. Così, l’adozione del fotovoltaico non è solo una scelta ecologica, ma anche un’opportunità economica significativa che, se ben gestita, può offrire notevoli benefici a lungo termine.

Riassumendo…

  • incentivi fiscali rendono accessibile l’installazione di impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica.
  • energia eccedente può essere gestita tramite scambio sul posto o vendita diretta
  • scambio sul posto: l’energia in eccesso genera un credito energetico per il futuro
  • vendita dell’energia eccedente comporta un compenso monetario dal gestore della rete
  • i compensi da fotovoltaico provenienti dalla vendita devono essere dichiarati come redditi diversi nel 730 o Modello Redditi Persone Fisiche
  • la corretta dichiarazione evita sanzioni e massimizza i benefici economici dell’impianto fotovoltaico.