Come riscattare il congedo maternità per andare in pensione prima? Come canta Sfera Ebbasta: “Tutto cambia, nulla resta uguale, tranne l’amore di tua madre”. Il legame che lega ogni genitore ai propri figli, in effetti, è indissolubile. Fin dal momento in cui la donna scopre di essere in dolce attesa, nutre e matura dentro di sé un sentimento di amore e protezione che perdura nel corso di tutta la sua esistenza.

Questo avviene non solo dal punto di vista affettivo, ma anche pratico.

A partire dall’allattamento fino ad arrivare al bagnetto, passando per i vestiti, sono tanti gli elementi a cui ogni mamma presta attenzione. Soprattutto nel corso dei primi mesi di vita del piccolo, sono tante le cose a cui pensare. Proprio in tale ambito, giunge in aiuto delle donne lavoratrici il congedo maternità.

Congedo maternità, come riscattarlo per andare in pensione prima

Si tratta, in pratica, di un periodo di astensione dal posto di lavoro retribuito per un massimo di 5 mesi. Una misura indubbiamente molto importante, che si rivela utile anche in termini pensionistici. È possibile, infatti, chiedere l’accredito dei contributi figurativi inerenti il periodo del congedo di maternità. Questo a prescindere che la donna abbia maturato il periodo di congedo mentre aveva un contratto lavorativo subordinato piuttosto che in un periodo in cui era inoccupata. In quest’ultimo caso, però, è necessario aver versato almeno cinque anni di contributi. Al raggiungimento di tale requisito, come spiegato sul sito dell’Inps:

“concorrono tutte le tipologie di contribuzione derivanti da attività lavorativa subordinata. Il requisito in argomento non può essere perfezionato totalizzando la contribuzione accreditata in corrispondenza di periodi di lavoro subordinato con periodi di contribuzione versata nelle gestioni ART/COM e CD/CM, per attività autonoma”.

Il riconoscimento del congedo di maternità ai fini pensionistici non avviene in automatico.

Bisogna invece presentare apposita richiesta. A tal proposito, come spiegato sempre sul sito dell’istituto di previdenza:

“Con riferimento alle domande presentate a decorrere dal 1° maggio 2010, il predetto requisito dei cinque anni può essere perfezionato anche con il cumulo di periodi assicurativi fatti valere in altro stato comunitario, fermo restando il rispetto del minimale di 52 settimane di contribuzione richiesto dalla regolamentazione comunitaria per l’accesso alla totalizzazione. Sempre dal 1° maggio 2010, il requisito dei cinque anni può essere perfezionato anche con il cumulo di periodi assicurativi fatti valere in Svizzera e nei Paesi SEE ovvero Islanda, Liechtenstein e Norvegia”.

Come presentare domanda per ottenere il riconoscimento dei contributi figurativi

L’accredito avviene solo per i periodi che non sono già coperti da un’altra tipologia di contribuzione presso le varie gestioni pensionistiche. Per ottenere il riconoscimento dei contributi figurativi bisogna presentare l’apposito modulo presso la sede Inps territorialmente di competenza. È fondamentale allegare la dichiarazione sostitutiva di certificazione della data di nascita del bambino. A differenza di altre forme di riscatto ai fini pensionistici, come ad esempio il riscatto della laurea, non bisogna sostenere alcun costo per il riconoscimento del congedo di maternità. In caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi ad un Caf, patronato oppure alla stessa Inps per ottenere informazioni dettagliate in merito.