Buon giorno dott.ssa Patrizia, ho letto un suo articolo in merito alla contribuzione volontaria.
Le vorrei sottoporre un quesito che ovviamente mi riguarda. 
Sono un lavoratore dipendente con 30 anni di contributi ed ho 52 anni.
Volevo sapere se è possibile effettuare la contribuzione volontaria per periodi regressi.
Le spiego: mio papa’ era un mezzadro di una azienda agricola ed insieme a mia mamma curava la conduzione del fondo.
Entrambi i miei genitori erano iscritti allo scau (servizio contributi agricoli unificati).
Al fine di permettere la sopravvivenza della ns famiglia mio papà ha acquistato un autocarro negli anni 70 e ha svolto l’ attività di auto trasportatore sino al compimento del 70 esimo anno di età .
Quindi di fatto svolgeva entrambi le attività e versando contributi  in due fondi separati INPS artigiani e scau (servizio contributi agricoli unificati).
Di fatto appena finita la scuola media io insieme a mia mamma cercavamo di portare avanti il fondo agricolo, e ovviamente con mio papà quando non impegnato alla guida del suo camion e può capire con quanta fatica quest’ uomo. Era impegnato fisicamente.
Mia mamma risultava coaudiatrice del fondo di 6 ettari dove si produceva uva per vino, olio mandorle grano ed una piccola parte di legumi ed ortaggi.
Io pur essendo impegnato giornalmente la mattina dalle 05.30 alle 08.00 e dalle 2 del pomeriggio sino alle 7 della sera, non risultavo in alcun modo quindi nessun 
Contributo visto che la proprietaria del fondo non aveva nessuna intenzione di versare il 50% dei contributi per me, io non acquisito alcun contributo.
Dopo aver conseguito il diploma ho fatto il servizio militare e ho trovato lavoro con contratto a tempo indeterminato.
Per quanto in premessa le volevo porre due quesiti
1) al momento del pensionamento mio papà ha ricevuto solo la pensione di artigiano quindi perdendo i contributi di mezzadro che aveva versato allo scau che poi e stato assorbito dall’ inps dal 1968  e sino al 1994 è corretto o doveva godere di due pensioni?
2) io avendo lavorato di fatto in campagna potrei chiedere il riconoscimento e ottenere l’autorizzazione dall’ inps per la contribuzione volontaria per tali periodi che oggi potrei pagare al fine del riconoscimento di tali periodi ed avvicinarmi alla tanta agognata pensione.
La ringrazio anticipatamente per le risposte che mi potrà dare.

Contributi volontari o contributi da riscatto?

Facciamo innanzitutto una doverosa distinzione tra i contributi volontari e quelli da riscatto prima di procedere a rispondere all’interessante quesito del nostro lettore.

Il lavoratore che ha cessato o interrotto l’attività lavorativa può accedere al versamento volontario dei contributi per perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione per raggiungere il diritto alla pensione e per incrementare l’importo del trattamento pensionistico, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi richiesti.

I contributi volontari, quindi, si possono versare per perfezionare il diritto alla pensione per periodi presenti ma non possono essere utilizzati a copertura di buchi contributivi passati.

I contributi da riscatto sono contributi che vengono accreditati a seguito della facoltà concessa al lavoratore o al pensionato di coprire periodi, altrimenti privi di contribuzione, per i quali:

  • vi è stata omissione nel versamento all’Inps dei contributi obbligatori che non possono essere, altrimenti, recuperati essendo intervenuta la prescrizione di legge;
  • non vi era l’obbligo del versamento contributivo;
  • sono state introdotte particolari disposizioni legislative.

È consentito riscattare i periodi di lavoro non coperti da contribuzione (omessi) e per i quali non sussiste più l’obbligo assicurativo (prescritti), se i contributi risultano non versati:

  • dal datore di lavoro per attività lavorativa subordinata;
  • dal titolare di impresa artigiana o commerciale per i coadiuvanti;
  • dal titolare del nucleo coltivatore diretto, colono e mezzadro in favore dei familiari coadiuvanti.
  • dagli iscritti alla gestione separata che non siano titolari all’obbligo contributivo.(circolare 101/2010)

Per rispondere

Nel suo caso, quindi, escludendo la possibilità di versare i contributi volontari (che non possono essere versati per coprire vuoti contributivi del passato) come vede non rientra in nessuna delle casistiche per il riscatto del periodo in oggetto dei contributi non versati.

Potrebbe risultare come coadiuvante familiare di mezzadro visto che suo padre risultava come mezzadro del fondo ma mi scrive che non risultava in nessun modo…In ogni caso potrebbe provare, ma la vedo difficile visto che suo padre ha anche perso i contributi versati come mezzadro. Se riuscisse a risalire a quei contributi, magari qualcosa potrebbe fare.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”