Con il modello 730/2024 i contribuenti possono completare l’adempimento con il Fisco per l’anno di imposta 2023. Dal 20 maggio scorso oltre a prendere visione del proprio modello precompilato nel cassetto fiscale, i contribuenti possono anche controllare i dati inseriti, eventualmente correggerli ed infine inviare il modello. Ci sarà tempo, almeno stando alle date odierne e salvo proroghe, fino al 30 settembre prossimo. Questo per chi utilizza il modello 730/2024. Perché scade invece il 15 ottobre il modello Redditi Persone FIsiche (Redditi PF/2024). Abbiamo sottolineato come correggere i dati della precompialta sia solo una eventualità.

Infatti nulla vieta al contribuente di lasciare inalterata la dichiarazione dei redditi presente nel cassetto fiscale ed inviarla così come è predisposta. Molto cambia tra chi la corregge e chi invece lascia tutto come si trova adesso. Naturalmente molto cambia dal punto di vista dei controlli fiscali successivi alla presentazione del Modello 730/2024.

“Buongiorno, volevo chiedervi un parere sul da farsi con la mia dichiarazione precompilata. Ho appena controllato i dati presenti nel mio modello 730/2024 e mi trovo quasi con tutto. L’unica cosa che non quadra sono le spese sanitarie. Infatti nel mio modello precompilato ci sono 856 euro di spese sanitarie. Io ho controllato fatture e scontrini ed ho spese per 967 euro. L’idea era di lasciare tutto come sta e di inviare il modello 730/2024 senza correttivi. Però mi dispiace lasciare oltre 100 euro di spede detraibili senza sfruttarle. Cosa cambia esattamente in materia di controlli se correggo la dichiarazione o se non lo faccio?”

Controlli modello 730/2024, cosa comporta modificare i dati della precompilata

Partiamo dalla base e da come funzionano i controlli dell’Agenzia delle Entrate sulle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti, soprattutto per il modello 730/2024. Innanzitutto dobbiamo sottolineare come l’Agenzia delle Entrate è assolutamente libera di mettere sotto controllo una dichiarazione dei redditi di un qualsiasi contribuente a prescindere da ciò che c’è scritto nella dichiarazione.

Ed a prescindere da ciò che il contribuente sceglie di fare o non fare. Non è scontato che un contribuente venga lasciato “in pace” soltanto perché presenta la dichiarazione dei redditi semplicemente accettando la precompilata. Però è altrettanto vero che correggere i dati nella precompilata, soprattutto se questi determinano differenze importanti sull’imposta o sui redditi, rende probabili questi controlli che altrimenti sono solo eventuali. Per esempio, se il correttivo riguarda oneri detraibili non inseriti dal Fisco nella precompilata, è probabile che il loro inserimento porti ad un esito diverso in dichiarazione. Cioè porti ad una minore imposta da versare e di conseguenza ad un eventuale rimborso maggiore da recuperare. E questo, in base all’entità della differenza, può far scattare i controlli in maniera molto probabile.

Ecco le regole da seguire e come funzionano i controlli dell’Agenzia delle Entrate

Nel momento in cui il contribuente accetta la dichiarazione così come la trova nel proprio cassetto fiscale, quindi accettando ciò che l’Agenzia delle Entrate ha trovato incrociando i numeri delle banche dati, il contribuente potrebbe salvarsi dai controlli del Fisco. E parliamo dei controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili presenti nel modello 730/2024. A dire il vero anche correggendo la dichiarazione, i controlli documentali della dichiarazione dei redditi non riguarderanno tutta la dichiarazione. E soprattutto tutti gli oneri detraibili e deducibili presenti. Infatti i controlli scatteranno soltanto su quelli corretti. Per esempio il nostro lettore che potrebbe scegliere di correggere le spese sanitarie presenti nella precompilata, implementando di quelle che ha in mano in base a fatture e scontrini, potrebbe essere chiamato a fornire le prove documentali di queste spese, ma non delle altre presenti. Se per esempio avesse anche gli interessi del mutuo, spese di istruzione dei figli e così via dicendo, se queste non vengono ritoccate rispetto alla precompilata, i controlli documentali non le riguarderebbero.

Va ricordato che a prescindere da tutto, l’Agenzia delle Entrate in caso di dichiarazione dei redditi con 4.000 o più euro di rimborso IRPEF a favore del contribuente come esito della dichiarazione, avvia i controlli praticamente in automatico. In questo caso poco importa che il contribuente abbia ritoccato la dichiarazione dei redditi Modello 730/2024 o l’abbia semplicemente accettata.