“In genere è consigliabile palesare la propria intelligenza con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice. La prima alternativa è saggezza, la seconda è vanità“, affermava Arthur Schopenhauer. Tante sono le situazioni in cui è meglio tacere, onde evitare di imbattersi in spiacevoli situazioni.

Un punto di vista, a quanto pare, condiviso anche da coloro che si occupano del sistema pensionistico del nostro Paese. Diverse, infatti, sono le cose non dette esplicitamente in merito al tema delle pensioni, forse al fine di evitare di scatenare la rabbia dei cittadini.

Ecco cosa c’è da sapere.

Pensami, il simulatore pensionistico dell’Inps

L’accesso al trattamento pensionistico dipende da vari fattori. Tra questi si annoverano il raggiungimento di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Ma non solo, per accedere alla pensione minima, ad esempio, l’assegno deve essere almeno pari o superiore a 1,5 volte l’assegno sociale. Quest’ultimo, per l’anno in corso, è pari a 754,91 euro mensili. Un importo parametrato al 2023, che deve essere adeguato all’anno in cui si va in pensione.

Stabilire a priori a quanto ammonterà l’assegno pensionistico e a che età sarà possibile uscire dal mondo del lavoro, pertanto, non è possibile. Questo, comunque, non vuol dire che non si possa avere un’idea approssimativa di quando sarà possibile tagliare tale traguardo. A tal fine, infatti, giunge in aiuto il simulatore Pensami, che consente a tutti i lavoratori, a prescindere dalla propria età, di conoscere, in linea teorica, il proprio futuro pensionistico. Come si legge sul sito dell’Inps, tale simulatore:

  • “fornisce una consulenza pensionistica “fai da te” per scoprire quando e come andare in pensione cumulando tutta la contribuzione;

  • permette di conoscere le principali pensioni e alcuni istituti per anticipare l’accesso alla pensione;

  • non fornisce informazioni sugli importi delle pensioni né sulle pensioni previste per determinate categorie di lavoratori (es. piloti, poligrafici, militari, ecc.);

  • non utilizza le informazioni presenti nella banca dati dell’INPS: l’utente deve inserire i dati per simulare diversi scenari pensionistici”.

Cosa non ti dicono sulla tua pensione (altrimenti scenderesti in piazza)

Sempre grazie al simulatore Pensami è possibile scoprire se, avvalendosi di alcuni istituti, come ad esempio il riscatto della laurea, è possibile anticipare l’accesso alla pensione.

Il condizionale è d’obbligo, poiché i requisiti possono cambiare nel corso degli anni per via delle modifiche apportate dai governi. Stando alle condizioni attuali, ad esempio, è possibile evincere che una persona che, a oggi, ha un’età pari a 25 anni, con un anno di lavoro alle spalle, potrà accedere alla pensione anticipata all’età di 70 anni.

Questo, ovviamente, è solo un esempio. Il dato, però, sembra parlare chiaro: l’età per andare in pensione sarà sempre più alta. Il tutto a fronte di un assegno che sarà molto più basso rispetto a quello che viene corrisposto ai pensionati di oggi. In caso di carriere discontinue e retribuzioni basse, inoltre, la situazione peggiora ulteriormente. Molti lavoratori, infatti, rischiano di percepire in futuro una pensione dall’importo simile a quello dell’assegno sociale.

Uno scenario da incubo che potrebbe creare più di qualche malcontento. Per questo motivo la speranza è che venga attuata una riforma ad hoc in grado di apportare importanti modifiche al sistema pensionistico nostrano. Soltanto muovendosi già da oggi, infatti, sarà possibile garantire un assegno adeguato ai pensionati di domani.