Riscattare la laurea è una delle preoccupazioni più frequentidei lavoratori che hanno ottenuto il tanto agognato diploma accademico e che lavorano. Non tanto per la sua convenienza o meno per avvicinarsi alla pensione, quanto per i costi da sostenere. E qui bisogna fare un distinguo fra chi ricade nel sistema retributivo (ante 1996) e chi in quello contributivo.

Nel primo caso, riscattare 5 anni di studio potrebbe costare anche 100 mila euro se non si ha diritto al riscatto laurea agevolato. Questo ultimo istituto, varato nel 2019, permette ai lavoratori laureati di farsi riconoscere dall’Inps la copertura contributiva per l’intera durata del periodo di studi universitari pagando una cifra in misura fissa, più conveniente.

Per cui, per i “vecchi” laureati il riscatto potrebbe non convenire essendo eccessivamente oneroso, mentre per i lavoratori più giovani sì.

Costi del riscatto laurea ordinario e agevolato

I costi del riscatto laurea, quindi variano a seconda dei metodi di calcolo utilizzato. Il metodo ordinario si basa sulla retribuzione degli ultimi 12 mesi antecedenti alla domanda di riscatto. L’importo da versare è pari al prodotto della retribuzione, dell’aliquota contributiva IVS (33%) e del numero di mesi di laurea da riscattare. Ad esempio, se un lavoratore occupato con una retribuzione mensile di 2.000 euro chiede di riscattare un anno di laurea, l’importo da versare sarà pari a 2.000 x 0,33 x 12 = 79.200 euro.

Il metodo agevolato prevede, invece, un costo fisso per ogni anno di laurea da riscattare. Il costo è di 5.264,49 euro (dati aggiornati al 2023). Ad esempio, se un lavoratore occupato chiede di riscattare un anno di laurea con il metodo agevolato, l’importo da versare sarà pari a 5.264,49 euro. Una bella differenza rispetto al metodo ordinario che però, alla fine, va a incidere sull’importo della pensione. Per i lavoratori contributivi sarà ovviamente più bassa rispetto a coloro che ricadono nel sistema di calcolo retributivo.

Il caso più vantaggioso è quello dei lavoratori che si sono laureati prima del 1996 ma che hanno iniziato a lavorare dopo tale anno. Riscattando gli anni di studio si ricadrà non più nel sistema retributivo, ma in quello misto che è più conveniente. Ciò vale anche per altri titoli di studio che si possono riscattare.

Riscatto laurea per disoccupati e lavoratori autonomi

Anche chi non lavora ha diritto a riscattare gli anni di laurea con il metodo ordinario o con il metodo agevolato od ordinario. In questo secondo caso, l’importo da versare è calcolato sulla base della retribuzione media imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 12 mesi antecedenti la domanda di riscatto. Nel caso del metodo agevolato, invece, l’importo da versare è pari a 3.362,25 euro per il 2023.

Lo stesso vale per i lavoratori autonomi. Possono possono riscattare gli anni di laurea sia con il metodo ordinario che con il metodo agevolato. Nel primo caso l’importo da versare è calcolato sulla base della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati negli ultimi 5 anni antecedenti la domanda di riscatto. Nel caso del metodo agevolato, l’importo da versare è pari a 5.264,49 euro per il 2023.

In conclusione, il costo del riscatto laurea varia a seconda del metodo di calcolo utilizzato, della situazione lavorativa del richiedente e del numero di anni di laurea da riscattare. Da ricordare che il riscatto laurea agevolato è stato esteso anche agli over 45 (circolare Inps n.106 del 25 luglio 2019). E prevede uno sconto sui contributi da versare a patto che i lavoratori ricadano nel sistema contributivo. Quindi risparmi di spesa per il contribuente che, in alcuni casi, raggiungono il 75%. Ma anche penalizzazioni dal punto di vista pensionistico.

Riassumendo…

  • Il riscatto laurea può costare anche 100 mila euro se si ricade nel sistema retributivo
  • Con il riscatto agevolato si risparmia molto, ma la pensione è calcolata col sistema contributivo
  • Anche i disoccupati possono riscattare la laurea pagando meno