Il paesaggio della costiera Amalfitana è da cartolina. Non stupisce scoprire che è uno dei più postati su Instagram. Sul podio, accanto al panorama delle case pastello che si affacciano sulla costiera Amalfitana, troviamo i tetti bianchi e azzurri di Santorini al tramonto e lo skyline dei grattacieli di New York. Gli abitanti, e l’amministrazione in primis, ne sono diventati consapevoli al punto da pensare ad una tassa sulle foto di Positano.

Bufala o verità?

Costiera Amalfitana: è vera la notizia della tassa sulle foto di Positano?

Può sembrare una soluzione drastica o bizzarra ma non si tratta di una bufala.

Cerchiamo allora di capirne il motivo e di circoscriverne la portata evitando allarmismi. A spiegare le ragioni di questa idea è proprio il sindaco di Positano, Michele De Lucia, precisando subito, onde evitare allarmismi e disinformazione, che ovviamente la tassa sulle foto riguarderà solo gli scatti ad uso commerciale. Questo significa che i turisti possono tranquillamente, pagando la tassa di soggiorno come avviene ormai in quasi tutta Italia, visitare la Costiera Amalfitana e immortalare il panorama di gioielli come Positano ma anche Amalfi, Atrani etc. Esentati anche i giornalisti: l’obiettivo, ovviamente, non vuole essere quello di ostacolare la promozione turistica del territorio quindi la tassa sulle foto in costiera non colpirà documentari o trasmissioni di approfondimento. L’imposta si applica solo a chi vuole promuovere un bene o un servizio “sfruttando” il territorio e la sua forza evocativa: “Non possiamo permettere a chiunque di legare il proprio marchio Positano” ha detto il primo cittadino in un’intervista al The Times cercando di chiarire che alla base non c’è la volontà di fare cassa ma la necessità di supervisionare tutelando l’immagine della costiera amalfitana e la tranquillità degli abitanti. Se si sceglie Positano come sfondo di un catalogo ad esempio si pagheranno mille euro.
Il doppio, ovvero due mila euro, per fare video. In questo secondo caso la ragione dell’imposta si deve anche alla necessità di tutelare gli abitanti della costiera amalfitana, che oltre a condividere le strade del paese con le folle di turisti, spesso e volentieri devono fare spazio anche ai set cinematografici.

Una scelta diametralmente opposta a quella di Bormida, in Liguria: a maggio il sindaco di questo paesino di montagna aveva proposto un bonus a chi accettava di trasferirsi in modo da evitare l’abbandono del borgo. Anche in questo caso la notizia non sempre è stata riportata correttamente tanto da costringere il sindaco Daniele Galliano a fare chiarezza sulla portata della sua proposta ma di base non si può negare una politica che va in verso opposto delle due amministrazioni.

Pubblicità sulla Costiera Amalfitana: autorizzazione foto e tassa

Cosa dovrà fare quindi chi sceglie di sponsorizzare un brand abbinando il prodotto o il servizio a questa location da sogno o chi vuole girare un film per i vicoli di Positano? Prima di tutto va richiesta un’autorizzazione al comune almeno 30 giorni prima (tempi ridotti in caso di urgenza sono valutati ma comportano una maggiorazione del 50% sull’importo dovuto). La decisione spetta al responsabile del Settore Patrimonio: l’autorizzazione viene rilasciata previo pagamento dei diritti relativi alle riprese o della “tassa sulle foto di Positano”. A chi si è lamentato dell’importo alto, il sindaco risponde senza scomporsi “le cifre sono simboliche: altro che mille o duemila euro, chi sfrutta l’immagine di Positano dovrebbe pagarne 50 mila o 100 mila”.

Matrimoni Costiera Amalfitana: anche gli sposi pagano la tassa sulle foto?

Abbiamo rassicurato turisti e giornalisti quindi ma cosa cambia per chi sogna un matrimonio a Positano. Sposarsi nella splendida cornice della Costiera Amalfitana comporterà l’applicazione della tassa? Per matrimoni e ricorrenze, sarà il Comune – previa domanda ad hoc presentata almeno dieci giorni prima dell’evento – a concedere la necessaria autorizzazione.

Ma non sono previsti costi aggiuntivi.