Da quest’anno è possibile dichiarare le criptovalute anche con il 730. Nel complesso si può ricorrere al 730 per assolvere gli obblighi di monitoraggio fiscale per gli investimenti e le attività finanziarie detenute all’estero. Nonchè per liquidare le eventuali imposte da versare: IVIE, IVAFE, l’imposta sostituiva sulle Cripto.

Infatti, la riforma fiscale ha previsto un allargamento degli adempimenti dichiarativi che possono essere fatti con il 730 senza che sia più necessario ricorrere in aggiunta a specifici quadri del modello Redditi.

Una volta dichiarate le cripto nel 730 però bisogna prestare la massima attenzione laddove siano stati commessi degli errori.

Infatti sarà possibile rimediare soltanto in un modo ben preciso.

Prima di arrivare al nocciolo della questione facciamo prima un cenno al nuovo quadro W del modello 730.

Le cirptovalute nel quadro W del 730

Le istruzioni di compilazione del 730 per la prima volta richiamano obblighi di monitoraggio fiscale. Facciamo riferimento al fatto che il contribuente deve dichiarare al Fisco:

  • investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria a titolo di proprietà o di altro diritto reale
  • indipendentemente dalle modalità della loro acquisizione.

L’obbligo riguarda immobili detenuti all’estero, conti correnti, ma anche le cripto-attività detenute attraverso: “portafogli”, “conti digitali” o altri sistemi di archiviazione o conservazione.

Il quadro W va compilato anche per determinare le seguenti imposte correlate al possesso degli investimenti e attività estere:

  • Imposta sul valore degli immobili all’estero (IVIE);
  • Imposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero (IVAFE);
  • Imposta sostitutiva sul valore delle cripto-attività.

Dunque il nuovo quadro W è del tutto simile al quadro RW del modello Redditi. In precedenza chi presentava il 730 ma doveva dichiarare anche delle attività estere, in aggiunta al 730 doveva presentare il quadro RW del modello Redditi.

Si ponga attenzione al fatto che gli obblighi di monitoraggio fiscale devono essere assolti anche laddove le attività estere ossia l’investimento sia stato dismesso nel corso dell’anno.

Inoltre per il calcolo delle imposta dovuta sulle “cripto” da indicare nel 730, non è possibile attestare il valore delle criptovalute con un’autocertificazione.

Criptovalute nel 730. Eventuali correzioni solo con il modello Redditi

In base a quanto detto fin qui il 730 finalmente permette di assolvere agli obblighi di monitoraggio fiscale nonché di determinare le imposte dovute sugli investimenti esteri.

In fase di compilazione del 730, anche precompilato bisognerà prestare la massima attenzione. Infatti se una volta effettuato l’invio ci si accorge di aver commesso degli errori, sarà possibile rimediare solo presentato un modello Redditi. A correzione di quanto erroneamente indicato nel 730. Fino al 24 giugno però è possibile annullare il 730 precompilato. Infatti. c’è stata la proroga del termine ordinario del 20 giugno. Dunque in tal caso sarà possibile presentare un nuovo 730 compilando daccapo il quadro RW.

Dopo tale data tutto si complica.

Infatti, come da istruzioni di compilazione del 730/2024:

In presenza del quadro W o dei righi C16 del quadro C o L8 del quadro L (siano essi presenti nel 730 originario ovvero nel modello che si intende presentare come integrativo) l’integrazione del modello già presentato va effettuata esclusivamente utilizzando il modello REDDITI Persone fisiche 2024 anche se la modifica riguarda dati contenuti in altri quadri del modello 730, salvo nel caso di integrativa in relazione esclusivamente ai dati del sostituto d’imposta (730 integrativo di tipo 2).

Dunque, laddove sia stato compilato il quadro W del 730, l’unico modo per apportare modiche alla dichiarazione già presentata è quello di trasmette un modello Redditi. Nei fati non sarà possibile ricorrere ad un 730 integrativo. A ogni modo sarà necessario rivolgersi ad un Caf o ad un consulente fiscale. Ciò vale anche nel caso del 730 integrativo. Il consiglio è quello di verificare al più presto il contenuto del 730 precompilato già inviato per poi procedere al suo annullamento entro il 24 giugno.

Riassumendo…

  • Le criptovalute possono essere dichiarate anche con il 730;
  • a tal fine è stato predisposto il nuovo quadro W;
  • nel quadro W è possibile determinare anche l’imposta sulle cripto da versare allo Stato.
  • in caso di errori nella compilazione del 730 con quadro W compilato è necessario presentare un modello Redditi.