Anche colf e badanti sono tra i soggetti obbligati a fare la dichiarazione redditi. O meglio tutti i lavoratori domestici che sono assunti con regolare contratto di lavoro. Sono obbligati in quanto per loro, il datore di lavoro, non assume le vesti di sostituto d’imposta. Quindi, sulla retribuzione che percepiscono, tali soggetti non subiscono ritenute IRPEF e relative addizionali.

Il datore di lavoro non rilascia nemmeno la Certificazione Unica. Egli è, comunque, tenuto a certificare i redditi corrisposti nell’anno d’imposta.

In pratica rilascia al lavoratore una dichiarazione sostitutiva, in cui autocertifica i compensi erogati.

Non subendo ritenute IRPEF il lavoratore domestico è obbligato a fare la dichiarazione dei redditi in quanto dovrà verificare se deve o meno pagare imposte sul reddito. Inoltre, nella dichiarazione redditi i lavoratore, potrà, comunque, scaricare spese sanitarie, godere della detrazione per coniuge a carico, ecc.

Non avendo ritenute in busta paga, è anche difficile che egli vada a credito IRPEF. Il credito, infatti, matura in genere perché ci sono state ritenute maggiori rispetto all’IRPEF effettiva da pagare. Quindi, dalla dichiarazione redditi colf e badanti, in genere matura un debito IRPEF o al massimo un’imposta zero.

Come si dovrà pagare il debito IRPEF colf e badanti?

Colf e badanti, quando non c’è obbligo di dichiarazione redditi

Non essendo il datore di lavoro di colf e badanti un sostituto d’imposta, ne consegue che il lavoratore dovrà presentare la propria dichiarazione redditi con il 730 senza sostituto d’imposta o con Modello Redditi Persone Fisiche.

Non scatta obbligo di dichiarazione quando il lavoratore domestico si trova nella c.d. NO tax area. Ossia, quando il reddito percepito nell’anno d’imposta non supera una certa soglia. Tale soglia, con riferimento all’anno d’imposta 2022 (Modello 730/2023) è fissato a 8.176 euro.

Ad ogni modo tutte le NO tax area riferite all’anno d’imposta 2023 sono indicate nella istruzioni ministeriali al 730/2023.

Debito IRPEF colf e badanti, le scadenze di pagamento

Dovendo presentare la dichiarazione redditi senza sostituto d’imposta, ne consegue che il debito IRPEF colf e badanti che scaturisce dalla dichiarazione stessa non sarà trattenuto in busta paga come avviene per gli altri lavoratori dipendenti.

Sarà, dunque, il lavoratore domestico stesso a dover versare autonomamente il debito e dovrà farlo con Modello F24 alle seguenti scadenze:

  • entro il 30 giugno 2023 (o 31 luglio con maggiorazione 0,40%) si paga il saldo 2022 e primo acconto 2023
  • entro il 30 novembre 2023, si paga il secondo o unico acconto 2023.
    Il saldo 2022 e primo acconto 2023 si può rateizzare al massimo fino a novembre. Non si può, invece, rateizzare il secondo o unico acconto.

I codici tributi dai inserire nell’F24 sono:

  • 4001 – saldo IRPEF
  • 4033 – primo acconto IRPEF
  • 4034 – secondo o unico acconto IRPEF
  • 3844 – saldo addizionale comunale IRPEF
  • 3843 – acconto addizionale IRPEF
  • 3801 – addizionale regionale IRPEF.

Come presentare il Modello F24

Per il versamento del debito IRPEF colf e badanti, il lavoratore deve tener conto della modalità di presentazione del Modello F24. In particolare, oggi, valgono le seguenti regole:

  • in presenza di crediti compensati, bisogna presentare il Modello F24 esclusivamente in modalità telematica tramite i canali dell’Agenzia delle Entrate, quindi Entratel o Fisconline (non è ammesso l’home banking o internet banking);
  • in assenza di crediti compensati, la presentazione può avvenire:
    • telematicamente tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate
    • telematicamente tramite servizi di home banking o internet banking
    • cartaceamente presso poste o banche.

Come e quando versare il debito IRPEF colf e badanti

In conclusione, pertanto, il lavoratore domestico deve verificare se obbligato o meno alla dichiarazione redditi. Se rientra nella NO tax area non è obbligato. Laddove obbligato, deve scegliere se utilizzare il 730 senza sostituto d’imposta o Modello Redditi Persone Fisiche.

Dalla dichiarazione dei redditi, in genere scaturisce un debito IRPEF o un’imposta pari a zero.

Può far valere in dichiarazione eventuali oneri detraibili/deducibili e godere delle detrazioni per familiari a carico.

Il debito IRPEF colf e badanti deve essere versato con Modello F24 alle scadenze ordinarie. Ossia, 30 giugno 2023 (o 31 luglio con maggiorazione) e 30 novembre 2023. Per completezza ricordiamo che il 730/2023 (anno d’imposta 2022) scade il 2 ottobre 2023. Il Modello Redditi Persone Fisiche 2023 (anno d’imposta 2022), invece, si presenta entro il 30 novembre 2023.