Il DL 104/2023, c.d. decreto Asset,  riconosce un credito d’imposta alle imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che effettuano investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore della microelettronica.

Anche rispetto a tale nuova agevolazione sarà possibile ottenere la certificazione preventiva degli investimenti agevolabili per evitare future contestazioni da parte dell’Agenzia delle entrate.

L’incentivo per le attività di ricerca e sviluppo spetterà anche per le attività commissionate dall’estero ad imprese italiane.

Decreto asset. Il nuovo bonus R&S per la microelettronica

A prevedere un nuovo credito d’imposta R&S è l’art.5 del DL 104/2022, post conversione in legge. Infatti, la legge di conversione (legge n. 136 del 9 ottobre 2023) è stata pubblicata nella G.U. n. 236 del 9 ottobre 2023.

A ogni modo rispetto al credito d’imposta in parola sono confermate le disposizioni contenute nel testo iniziale del DL 104:

[…] alle imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che effettuano investimenti
in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore dei semiconduttori é riconosciuto, nei limiti delle risorse di cui al comma 11, un incentivo, sotto forma di credito d’imposta, nel. rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento (UE) n. 651/ 2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e in particolare dell’articolo 25 del ((medesimo)) regolamento (UE) n. 651/2014, in materia di «Aiuti a progetti di ricerca e sviluppo».

Il bonus R&S spetta anche alle imprese residenti o alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti che eseguono le attività di ricerca e sviluppo nel caso di contratti stipulati con imprese residenti o:

  • localizzate in altri Stati membri dell’Unione europea;
  • negli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo;
  • ovvero in Stati compresi nell’elenco di cui al decreto del Ministro delle finanze 4 settembre 1996.

Nuovo bonus R&S. Anche con certificazione preventiva

Con un successivo decreto emesso dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il titolare del dicastero dell’Economia e delle Finanze, saranno definiti: i criteri di assegnazione e le procedure applicative della nuova agevolazione.

Al pari di quanto previsto per il credito d’imposta R&S ordinario (vedi novità DL 73/2022, articolo 23, commi da 2 a 5) le imprese che intendono sfruttare l’agevolazione potranno richiedere la certificazione preventiva che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare, e delle attività di innovazione tecnologica agevolate. Ciò per evitare future contestazioni da parte dell’Agenzia delle entrate.

A ogni modo, il credito d’imposta é utilizzabile esclusivamente in compensazione, subordinata al rilascio:

  • da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti;
  • della certificazione attestante l’effettivo sostenimento dei costi e la corrispondenza degli stessi;
    alla documentazione contabile predisposta dall’impresa beneficiaria.

In caso di imprese non soggette per obbligo di legge alla revisione legale dei conti, la certificazione é rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione iscritti nella sezione A del registro di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.

Lo stesso decreto asset, prevede, inoltre, l’istituzione, presso il Mimit, di un comitato tecnico permanente per la microelettronica, che svolge funzioni di coordinamento e monitoraggio dell’attuazione delle politiche pubbliche nel campo della microelettronica e della catena del valore dei semiconduttori, anche al fine di prevenire e segnalare eventuali crisi di approvvigionamento.

Riassumendo…

  • Il nuovo decreto Asset,  riconosce un credito d’imposta sugli investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore della microelettronica;
  • sono agevolati i costi sostenuti dalla data di entrata in vigore del decreto sino al 31 dicembre 2027;
  • le imprese che intendono sfruttare l’agevolazione potranno richiedere la certificazione preventiva delle attività agevolate svolte.