E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 244 del 18-10-2023, il nuovo decreto fiscale (DL 145/2023) collegato alla Manovra 2024.

Diverse le novità approvate dal Governo e già operative.

Tra queste particolare importanza rivestono l’anticipo del conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, la rateazione del 2° acconto delle imposte, il rifinanziamento del bonus trasporti, ecc.

Vediamo nello specifico le novità approvate con il nuovo decreto che contiene “Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili“.

Decreto fiscale in G.U. Le principali novità

Il DL 145/2023 è il nuovo decreto fiscale che accompagnerà la prossima manovra di bilancio. Manovra che è stata già approvata dal Governo ma che ora dovrà affrontare l’iter parlamentare per poi essere approvata definitivamente entro fine anno.

Il primo intervento contenuto nel decreto fiscale riguarda le pensioni. In particolare il Governo insegue l’obiettivo di mettere più soldi in tasca ai pensionati anticipando il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni. Conguaglio legato all’inflazione.

Nel comunicato stampa del Governo si legge che:

Al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2023 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale, viene anticipato il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni.

Ulteriore novità riguarda le accise sui prodotti energetici. In particolare, viene previsto che  il provvedimento di riduzione delle accise sui prodotti energetici usati come carburanti o come combustibili per riscaldamento per usi civili, in caso di aumento del prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio possa essere adottato se i prezzi dei carburanti aumentano, sulla media del precedente mese (e non più, come è attualmente, dei precedenti due mesi), rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Documento di economia e finanza o nella Nota di aggiornamento presentati alle Camere.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, s’incrementa di 500 milioni di euro, per l’anno 2023, la dotazione del Fondo destinato all’erogazione del contributo straordinario riconosciuto agli enti locali. Ciò al  fine di garantire la continuità dei servizi erogati. Si incrementano di 35 milioni di euro, per l’anno 2023, le risorse finalizzate all’erogazione del bonus trasporti.

Il secondo acconto delle imposte a rate e il riversamento del credito d’imposta R&S

Per quanto riguarda le imprese le novità principali del decreto fiscale 2023 riguardano:

Sul primo punto, l’obiettivo del Governo è quello di evitare il salasso di novembre. Infatti al 30 novembre deve essere pagata in unica soluzione la 2° rata dell’acconto delle imposte. Con il decreto fiscale si prevede, solo per il 2023, che il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, con esclusione dei contributi previdenziali, possa essere effettuato entro il 16 gennaio 2024. Senza interessi. Il versamento può essere dilazionato fino a 5 rate mensili. Da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, con applicazione, in tal caso, degli interessi, a partire dalla seconda rata.

La novità riguarda le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro.

Le novità sul credito d’imposta R&S

Sul credito d’imposta R&S, viene prorogato al 30 giugno 2024 il termine entro cui le imprese possono aderire alla procedura per il riversamento. Senza l’applicazione di interessi e sanzioni.

Ciò riguarda il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo:

  • maturato in uno o più periodi di imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019;
  • utilizzato indebitamente in compensazione alla data del 22 ottobre 2021.

Inoltre, è prorogato di un anno il termine di decadenza per l’emissione degli atti impositivi da parte dell’Agenzia delle entrate per i crediti interessati dalla regolarizzazione e utilizzati negli anni 2016 e 2017.

Per quanto riguarda la Nuova Sabatini, “si autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese (acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature).

Riassumendo…

  • E’ pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto fiscale (DL 145/2023) collegato alla Manovra 2024;
  • in materia di pensioni è previsto l’anticipo del conguaglio per il calcolo della perequazione legato all’inflazione;
  • per le persone fisiche titolai di partita iva, il 2° acconto delle imposte potrà essere pagato anche a rate.