Gli integratori alimentari sono diventati un’aggiunta sempre più popolare alla dieta quotidiana di molte persone, offrendo supporto nutrizionale in varie forme, da vitamine e minerali a estratti vegetali e aminoacidi. Il loro scopo principale è colmare le lacune nutrizionali, migliorare la salute generale e potenziare le funzioni fisiche e mentali.

Nonostante il loro crescente uso, è fondamentale approcciarsi agli integratori con consapevolezza. È importante scegliere prodotti certificati che garantiscano sicurezza e efficacia, basandosi su ricerche scientifiche. Inoltre, è essenziale consultare un medico o un nutrizionista prima di iniziare qualsiasi regime di integratori, specialmente in presenza di condizioni mediche preesistenti o se si assumono altri farmaci.

Gli integratori possono offrire numerosi benefici, ma non sostituiscono una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.

In alcuni casi vengono dati in sostituzione dei farmaci. Ad esempio, per chi ha problemi di colesterolo, prima di giungere alla somministrazione del farmaco, alcuni medici provano a regolarizzare il livello di colesterolo dei pazienti prescrivendo loro integratori alimentari finalizzati allo scopo. Su tutti quelli a base di omega 3.

Il loro costo non è di poco conto. Alcuni possono arrivare a costare anche oltre 50 euro a scatola. Molti si chiedono, dunque, se e quando la spesa è detraibile nel 730, al pari dell’acquisto di farmaci e medicinali.

La detrazione IRPEF sui farmaci e medicinali

Come noto, il legislatore prevede la possibilità di detrarre nella misura del 19% le spese sanitarie sostenute dal contribuente per sé e per i propri familiari a carico. Lo sgravio spetta sulle spese sanitarie complessive sostenute al netto della c.d. franchigia di 129,11 euro.

Tra le spese sanitarie ammesse alla detrazione 19%, rientra anche l’acquisto di:

  • farmaci;
  • specialità medicinali;
  • medicinali omeopatici.

L’acquisto deve farsi presso le farmacie o presso soggetti autorizzati alla vendita degli stessi. Deve essere certificato da fattura o da c.d. scontrino parlante. Ossia, dal documento di spesa devono risultare la natura del medicinale acquistato e il codice fiscale del contribuente.

Non è possibile integrare a penna lo scontrino o la fattura per i dati mancanti.

Integratori alimentare, la verità sulla detrazione IRPEF

A differenza di altre spese sanitarie, per gli acquisti di farmaci e medicinali la detrazione è ammessa anche se il pagamento risulta fatto in contanti.

Trovi qui il vademecum spese detraibili da pagare con strumento tracciabile.

Con riferimento all’acquisto di integratori alimentari, la spesa è in ogni caso esclusa dalla detrazione. Infatti, secondo quanto detto nei chiarimenti sugli oneri detraibili (Circolare n. 14/E del 2023)

È esclusa la detraibilità o deducibilità della spesa relativa all’acquisto di “parafarmaci”, quali ad esempio integratori alimentari, prodotti fitoterapici, colliri e pomate, anche se acquistati in farmacia, e anche se assunti a scopo terapeutico su prescrizione medica.

Dunque, nessuna possibilità di portare nel 730 la spesa degli integratori alimentari anche se finalizzati a terapia e anche se c’è la prescrizione medica che ne giustifica la somministrazione.

Riassumendo

  • la detrazione IRPEF 19% spetta anche per acquisto di farmaci e medicinali
  • il pagamento della spesa può essere anche in contanti
  • l’acquisto deve farsi in farmacia o altri soggetti autorizzati
  • serve il c.d. scontrino/fattura parlante
  • l’acquisto di integratori alimentari non è ammesso alla detrazione IRPEF e ciò anche se finalizzati a terapia e anche se c’è la prescrizione del medico.