La stagione della dichiarazione dei redditi è in corso e il modello 730 può essere presentato dai contribuenti. La dichiarazione dei redditi è sempre stata un adempimento complesso a causa delle numerose variabili e dei molti dati da inserire o non inserire, generando spesso dubbi. Una nostra lettrice, ad esempio, ci chiede come comportarsi con la dichiarazione dell’assegno di mantenimento che le versa il suo ex coniuge.

“Buonasera, mi chiamo Nadia e sono alle prese con la mia dichiarazione dei redditi. Ho divorziato nel 2023 da mio marito e ricevo da lui 400 euro al mese di mantenimento.

Una parte è per me e un’altra è per il figlio che abbiamo in comune e che vive con me. Mi date delle direttive su come indicare questo mantenimento nella mia dichiarazione dei redditi? Dal momento che ho iniziato a riceverlo dopo sentenza, da giugno 2023, è la prima volta che mi imbatto in questo adempimento. Grazie mille in anticipo per i vostri eventuali suggerimenti.”

Dichiarazione dei redditi modello 730: ecco come fare con il mantenimento e cosa cambia tra moglie e figli

La disciplina degli alimenti in materia fiscale varia in base al soggetto beneficiario dell’assegno. Una cosa è l’ex coniuge, un’altra sono i figli. Il mantenimento versato ai figli minorenni o maggiorenni non ancora indipendenti economicamente deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi, ma non fa reddito.

Tuttavia, deve comunque essere inserito nel modello 730. Se, invece, l’assegnazione del giudice riguarda esclusivamente l’ex coniuge, come nel caso della nostra lettrice, i soldi percepiti come mantenimento fanno reddito e non sono esenti. Pertanto, la contribuente deve indicare nella dichiarazione con il modello 730 ciò che ha percepito nell’anno di imposta precedente.

Come per ogni altro reddito, la tassazione varia in base allo scaglione IRPEF applicato. L’assegno di mantenimento si cumula con gli altri redditi del contribuente che lo riceve, e si versa l’IRPEF in base al reddito complessivo con il meccanismo a scaglioni progressivi.

Tasse, versamenti, deducibilità e obblighi dichiarativi: ecco la guida sugli alimenti nelle dichiarazioni dei redditi

Una cosa è la tassazione, un’altra è l’obbligo di inserimento del mantenimento nella dichiarazione dei redditi. A prescindere dalle aliquote di imposizione o da eventuali esoneri dal versamento delle imposte, tutti gli emolumenti percepiti devono essere riportati nel 730 o nella dichiarazione dei redditi in generale.

Il mancato inserimento di quanto percepito come mantenimento espone il trasgressore a un illecito di natura tributaria.

In casi di questo genere, se il contribuente finisce sotto accertamento, potrebbe essere sanzionato pesantemente dal punto di vista tributario. Questo non è un evento raro, poiché il coniuge obbligato a versare il mantenimento probabilmente lo inserirà nel proprio modello 730. Ciò che viene versato al coniuge, il cui codice fiscale deve essere inserito nel quadro E rigo E22 del 730, dà diritto alla deduzione dal reddito.

In pratica, il coniuge obbligato a versare il mantenimento deduce dal reddito imponibile ciò che ha versato, risparmiando sulle sue imposte. Inevitabile quindi che l’incrocio dei dati delle due dichiarazioni dei due ex coniugi potrebbe far emergere un’anomalia, condannando chi riceve il mantenimento a pagare sanzioni anche pesanti. La sanzione prevista può arrivare fino al doppio della cifra evasa.