In redazione di Investire Oggi è arrivato un interessante quesito sulla tempistica di esecuzione dei rimborsi da 730 in ipotesi di modifica ai dati precaricati dal Fisco.

Buongiorno, ho preso visione del mio 730 precompilato, dovrei essere a credito di oltre 4.000 euro. Detto ciò, nel foglio informativo mi risulta che una spesa sanitaria non sia stata utilizzata. Se decido di inserirla manualmente la dichiarazione sarà considerata modificata; ciò potrebbe far scattare i c.d. controlli preventivi con possibile slittamento dei rimborsi in busta paga di qualche mese.

 

Possono evitare di inserire la spesa che ammonta a circa 40 euro in modo da scongiurare ritardi sui rimborsi? Cosa mi consigliate?

I rimborsi da 730. Le tempistiche 2024

Prima di entrare nello specifico rispetto al caso descritto dal nostro lettore, è utile fare un cenno alla tempistica dei rimborsi in busta paga risultanti dal 730.

Infatti, il vantaggio più importante per chi presenta il 730 è proprio quello di ricevere il rimborso che risulta dal dichiarativo direttamente in busta paga; e pure in tempi brevi. Questo fa storcere il naso alle partite iva che per ricevere ciò che gli spetta possono arrivare ad aspettare anche tre anni.

Detto ciò, come riportato nelle istruzioni sul 730 precompilato:

  • a partire dalla retribuzione di competenza del mese di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico
  • deve effettuare i rimborsi relativi all’Irpef e alle altre imposte risultanti dal modello 730-4 (risultato della dichiarazione ) o
  • trattenere le somme o le rate (se è stata richiesta la rateizzazione), dovute a titolo di saldo e primo acconto relativi all’Irpef, alla cedolare secca, ecc.

Il sostituto d’imposta non esegue il versamento del debito o il rimborso del credito di ogni singola imposta o addizionale se l’importo che risulta dalla dichiarazione è uguale o inferiore a 12 euro.

Dunque i conguagli da 730 sono eseguiti sulla base delle suddette tempistiche.

A volte il sostituto d’imposta non basta e si deve procedere con i conguagli 730 fai da te.

Per i pensionati queste operazioni sono effettuate a partire dal mese di agosto o di settembre (anche se è stata richiesta la rateizzazione). Se la retribuzione erogata nel mese è insufficiente, la parte residua, maggiorata dell’interesse previsto per le ipotesi di incapienza, sarà trattenuta nei mesi successivi fino alla fine del periodo d’imposta.

Dichiarazione dei redditi precompilata. Rinuncia a una spesa con rimborso 730 accelerato

Fatta tale premessa, possiamo dare una risposta al nostro lettore. La scelta se modificare o meno la precompilata potrebbe comportare effetti negativi sulla tempistica di esecuzione dei rimborsi.

Infatti se si inserisce in dichiarazione 730 una spesa riportata solo nel foglio informativo, il 730 è considerato modificato. Si tratta di una modifica rilevante sul 730. Incide sul totale Irpef a credito o a debito.

Nei fatti, alcuni dati bloccano i rimborsi 730 in busta paga.

Infatti, si deve tenere conto che se il 730 precompilato viene presentato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia oppure al sostituto d’imposta:

  • senza effettuare modifiche, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili che sono stati comunicati all’Agenzia delle entrate (spese mediche, funebri, universitarie, ecc.);
  • con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri, comunicati all’Agenzia delle entrate, che non sono stati modificati, mentre sugli oneri comunicati che risultano modificati, rispetto alla dichiarazione precompilata, saranno effettuati i controlli documentali relativamente ai soli documenti che hanno determinato la modifica.

Nel caso specifico del nostro lettore, l’eventuale inserimento della spesa in dichiarazione configurerebbe la seconda ipotesi (dichiarazione con modifiche rilevanti).

Da qui, in caso di modifiche al 730 precompilato che incidono sul reddito dichiarato o sull’imposta da versare che:

  • presentano elementi di incoerenza ovvero
  • determinano un rimborso superiore a 4.000 euro;
  • l’Agenzia delle entrate può effettuare controlli in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa.

Questi controlli sono detti di tipo preventivo.

Difatti bloccano i rimborsi in busta paga. Rimborsi che possono slittare anche di 6 mesi.

Nella scelta se inserire o meno la spesa in dichiarazione, il contribuente dovrà tenere conto di tutte queste variabili.

Riassumendo…

  • Può succedere che una spesa detraibile non sia indicata nel 730 precompilato ma solo nel foglio informativo;
  • il contribuente può decidere se inserirla o meno, se rispetta tutti i requisiti di legge;
  • ciò potrebbe incidere sulle tempistiche di esecuzione dei rimborsi in busta paga.