28 settembre 2023. Devono tenere bene a mente questa scadenza coloro i quali, pur avendo l’obbligo di presentazione della dichiarazione IMU entro lo scorso 30 giugno non hanno rispettato l’adempimento. Infatti, entro la suddetta data è possibile regolarizzare l’omessa presentazione della dichiarazione.

Dopo il 28 settembre l’omessa presentazione della dichiarazione non è più ravvedibile. Infatti, scattano delle sanzioni piuttosto pesanti.

Vediamo nello specifico in che modo è possibile regolarizzare la dichiarazione IMU entro il 28 settembre.

La dichiarazione IMU. Quest’anno doppia scadenza

Quest’anno, in via eccezionale, per la dichiarazione IMU c’è stato un doppio appuntamento.

In particolare, entro il 30 giugno 2023 bisognava presentare:

  • la Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022);
  • la Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021).

Di norma, la dichiarazione deve essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione del tributo da pagare al Comune. Dunque non si tratta di un obbligo generalizzato, infatti il semplice possesso dell’immobile non fa scattare l’obbligo dichiarativo.

Devono intervenire delle variazioni rispetto alla quali il Comune in cui è ubicato l’immobile non può esserne a conoscenza in autonomia.

Imu e obbligo di dichiarazione

Cosicché, ad, esempio, c’è obbligo di dichiarazione IMU quando:

  • l’immobile è stato oggetto di locazione finanziaria. L’art. 1, comma 743 della legge n. 160 del 2019, stabilisce che è soggetto passivo, tra gli altri, il locatario degli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria. Il locatario è soggetto passivo, a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto.
  • l’immobile è stato oggetto di un atto di concessione amministrativa su aree demaniali;
  • l’atto costitutivo, modificativo o traslativo del diritto ha avuto a oggetto un’area fabbricabile. In questi casi, nonostante che il dato relativo alla variazione catastale sia fruibile dal comune, tuttavia l’informazione relativa al valore dell’area deve essere dichiarata dal contribuente, così come devono essere dichiarate le variazioni del valore dell’area successivamente intervenute, poiché detti elementi non sono presenti nella banca dati catastale. Nel caso in cui il comune abbia predeterminato i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili, la dichiarazione non deve essere presentata se il contribuente all’atto del versamento intende adeguarsi, per il calcolo dell’imposta, al valore venale dell’area predeterminato dal comune (vedi però quanto detto sopra in merito all’Ordinanza, Corte di Cassazione, ordinanza n. 11443 del 3 maggio 2023);
  • terreno agricolo è divenuto area fabbricabile;
  • l’area è divenuta edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato;
  • ecc.

In tutti questi casi, il contribuente ha l’obbligo di presentare la dichiarazione Imu al Comune in cui è ubicato l’immobile e rispetto al quale c’è l’obbligo tributario.

Dichiarazione IMU. Ultima chance al 28 settembre, poi scattano le sanzioni per omessa dichiarazione

In base a quanto detto finora, la dichiarazione Imu andava presentata entro lo scorso 30 giugno.

Tuttavia, chi non ha rispetto l’obbligo tributario, può sistemare la situazione presentando la dichiarazione, periodo d’imposta 2021 0 2022 (a seconda di quando è scattato l’obbligo dichiarativo) entro il prossimo 28 settembre.

A tal fine, sarà necessario:

  • presentare la dichiarazione;
  • pagare una sanzione di 5 euro (1/10 di 50 euro, con IMU comunque versata, vedi comma 775 Legge n°160/2019).

Se passano anche i 90 giorni si configura la violazione di omessa dichiarazione; con conseguente impossibilità di avvalersi del ravvedimento operoso. Dunque si pagano le sanzioni piene. Salvo diversa disposizione del regolamento comunale.

Riassumendo…

  • Lo scorso 30 giugno scadevano sia la dichiarazione IMU 2023 che quella 2022, rispettivamente relative al periodo d’imposta 2022 e 2023;
  • chi non ha ancora provveduto, può ravvedersi entro il prossimo 28 settembre;
  • sarà necessario presentare la dichiarazione e versare la sanzione pari a 5 euro, se l’IMU è stata già pagata altrimenti il conto da pagare aumenta.