Presentare la dichiarazione dei redditi, tramite Modello 730 o Modello Redditi, comporta la possibilità di ottenere un rimborso IRPEF o di dover pagare un debito d’imposta. Tuttavia, esiste una soglia minima sotto la quale né i rimborsi né i pagamenti sono effettuati. Vediamo nel dettaglio come funziona questo processo e quali sono le implicazioni per i contribuenti.

Il rimborso del credito o il pagamento del debito derivante dalla dichiarazione dei redditi dipende dal tipo di modello utilizzato:

  • Modello 730 con sostituto d’imposta
    Modello 730 senza sostituto d’imposta
    Modello Redditi Persone Fisiche.

Per l’anno d’imposta 2023, la scadenza per la presentazione del Modello 730 è fissata al 30 settembre 2024, mentre quella per il Modello Redditi Persone Fisiche è il 15 ottobre 2024.

Modalità di rimborso e pagamento imposte

Chi utilizza il Modello 730 con sostituto d’imposta ha il vantaggio di ricevere direttamente in busta paga (per i lavoratori dipendenti) o nel cedolino della pensione (per i pensionati) sia il rimborso del credito IRPEF che l’eventuale trattenuta per debiti d’imposta. Le operazioni di conguaglio iniziano a luglio per i dipendenti e ad agosto/settembre per i pensionati.

Per chi presenta il Modello 730 senza sostituto d’imposta o il Modello Redditi Persone Fisiche, il rimborso del credito viene erogato dall’Agenzia delle Entrate, tramite bonifico sul conto IBAN comunicato o mediante assegno vidimato in caso di mancanza di comunicazione IBAN all’Agenzia Entrate. In caso di debito, il contribuente deve versare l’importo dovuto utilizzando il Modello F24 entro le scadenze previste.

Soglia minima per rimborsi IRPEF e pagamenti

Secondo le istruzioni ministeriali per il Modello 730/2024, non è previsto né il rimborso né il pagamento per importi uguali o inferiori a 12 euro per ogni singola imposta o addizionale, indipendentemente dal modello dichiarativo utilizzato.

Vediamo alcuni esempi per chiarire meglio come si applica questa soglia:

  • credito IRPEF e debito addizionale regionale: se il credito IRPEF è di 9 euro e il debito per l’addizionale regionale è di 25 euro, non si riceve il rimborso IRPEF, ma si paga il debito regionale.
  • entrambi gli importi a credito: se il credito IRPEF è di 11 euro e quello per l’addizionale regionale è di 9 euro, non si ottiene alcun rimborso poiché entrambi gli importi sono inferiori alla soglia di 12 euro
  • credito IRPEF superiore alla soglia e debito addizionale inferiore alla soglia: se il credito IRPEF è di 20 euro e il debito per l’addizionale regionale è di 10 euro, si riceve il rimborso IRPEF, mentre non si paga il debito regionale.

Conclusioni

La normativa che prevede la soglia minima di 12 euro per i rimborsi e i pagamenti delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi rappresenta un dettaglio importante per i contribuenti.

Mentre da un lato può sembrare un aspetto negativo non ricevere piccoli rimborsi, dall’altro c’è il vantaggio di non dover effettuare piccoli pagamenti.

Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi deve quindi tenere conto di questa regola per evitare sorprese e gestire al meglio le proprie finanze. Resta fondamentale scegliere il modello dichiarativo più adatto alla propria situazione fiscale e comunicare tempestivamente l’IBAN all’Agenzia delle Entrate per facilitare eventuali rimborsi.

Riassumendo

  • il rimborso/pagamento imposte non è previsto per importi inferiori a 12 euro
  • Modello 730 con sostituto: rimborsi e trattenute direttamente in busta paga o cedolino pensione
  • Modello 730 senza sostituto e Modello Redditi: rimborsi da Agenzia Entrate, pagamenti con Modello F24
  • la soglia minima di 12 euro si applica a ogni singola imposta o addizionale.