Dopo l’approvazione da parte della sessione plenaria del Parlamento Europeo, nella seduta del 12 marzo 2024, della direttiva case green, molte solo le domande che i proprietari di immobili, le imprese edili e gli altri operatori del settore coinvolti si pongono. In particolare ci si domanda quale sarà il vero impatto sugli attuali bonus casa. Ci riferiamo, ad esempio, al superbonus, all’ecobonus ordinario, al bonus caldaie, ecc.

Spariranno? Saranno migliorati?

Ebbene, molti hanno percepito la notizia come un obbligo, nel senso che l’Europa ha deciso di imporre a tutti di avere una casa green.

Ossia una casa rivolta al risparmio energetico, al fine di salvaguardare l’ambiente e la crisi climatica in essere. E molti si chiedono, ma se non ho i soldi per sostituire le finestre o per installare la caldaia con le caratteristiche imposte? Se mi imponi di dover rendere la mia casa green allora dammi anche i soldi per farlo.

Cosa vuole l’Europa con la direttiva case green

In realtà, non occorre farsi sviare dalle tante notizie che si leggono o dalla sensazione di ciò che si è capito nel leggerla.

L’Europa ha detto solo che le case devono essere più green. Ha dato un obiettivo a tutti gli Stati membri di raggiungere entro un tempo un certo livello di efficienza energetica sul parco immobiliare attualmente esistente. La cosa interessa non solo il parco immobiliare residenziale (le case per intenderci) ma anche quello NON residenziale (quindi, ad esempio gli edifici delle pubbliche amministrazioni). Vengono, almeno per ora, risparmiati gli immobili del settore agricolo e si chiede agli Stati membri di preservare quelli di interesse storico/architettonico.

La direttiva è stata approvata dal Parlamento Europeo e ora dovrà, come tutte le altre direttive, essere recepita da ciascuno Stato.

Quali bonus casa spariranno subito?

Che le misure richieste dall’Europa con la direttiva green avranno un impatto sull’attuale parco bonus casa previsto dal legislatore italiano, non è da negare.

Ma ciò non significa che spariranno.

Diciamo intanto che già molti bonus edilizi, se non saranno prorogati, già spariranno dal 2025. Ci riferiamo proprio, ad esempio, all’ecobonus ordinario che è in essere fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Stessa sorte potrebbe verificarsi per il bonus verde e il bonus mobili. Senza poi parlare del superbonus, che ormai è già in fase di tramonto da un po’ di tempo.

Dunque, se almeno per ora qualche bonus casa che premia chi fa lavori finalizzati al risparmio energetico sparirà non sarà certo colpa della direttiva case green ma del nostro legislatore, che era già orientato in tal senso. Anche se nulla è perduto e a fine anno potrebbero arrivare le proroghe attese. Proroghe che, però, questa volta dovranno tener conto della direttiva in esame.

Cosa succederà con la direttiva case green

Dall’Europa comunque dovranno arrivare fondi che permetteranno al nostro Paese (e agli altri Paesi membri) di rivedere il parco bonus edilizi e introdurre altre forme di incentivi per chi sarà chiamato a ristrutturare casa in quanto non in linea con il green voluto. Anzi la stessa direttiva esorta gli Stati a trovare forme alternative alla detrazione fiscale in dichiarazione redditi. Quindi, incentivi diretti, come lo sconto in fattura. Una strada questa che l’Italia aveva già intrapreso e poi, come tutti sappiamo, abbandonata.

Quello a cui si potrà dire addio al bonus caldaie a metano dal 2025. Dal Parlamento Europeo si dichiara lo stop agli incentivi diretti a queste finalità. Anzi dal 2040 dette caldaie non saranno più installabili.

Riassumendo

  • il Parlamento Europeo, nella seduta del 12 marzo 2024, ha approvato la direttiva case green
  • il provvedimento avrà i suoi impatti sui bonus casa e dovrà ora essere recepito da ogni Stato membro
  • questo non significa che gli attuali bonus edilizi spariranno tutti
  • quello che sparirà dal 2025 è sicuramente il bonus caldaia a metano/gas.